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PROMETHEO
NEWS #23 - 26 Maggio 2001 |
"Prometheo News" è il bollettino inviato periodicamente per tenervi informati sulle iniziative della Prometheo e del nostro portale, Italia.ms. Inoltre potete trovare notizie e consigli per utilizzare al meglio il vostro PC.
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Le Novità
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Dal 1° maggio è entrato in vigore il nuovo listino. In particolare vi segnalo la rimodulazione del corso di WebMaster per adeguarlo alle richieste del mondo del lavoro che oggi spesso richiede una maggiore specializzazione. Non
più un unico corso, ma tre corsi diversi. Il corso di "WebMaster Base" che introduce tutti gli strumenti fondamentali per sviluppare un sito web. La sua durata minore (56 ore) rispetto al nostro precedente corso (che era di 106 ore), lo rende interessante anche a chi magari vuole imparare a creare pagine web solo per hobby. Invece per chi vuole andare oltre, ci sono i due corsi di specializzazione: "Web Designer" e "Web Programmer". Per maggiori info potete andare qui:
http://www.prometheo.it/corsi/professioni.html
I nuovi corsi Web hanno portato all'inserimento a listino di nuovi moduli ed in particolare di: "Animazioni con Flash", "Pagine Dinamiche con Asp e Sql", "Sviluppo Siti con Dreamweaver" e "Web Design e Usability". Il listino completo lo potete trovare qui:
http://www.prometheo.it/corsi/standard.htm
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Per rendere più appetibili i corsi, malgrado l'estate ormai incombente, abbiamo lanciato l'Offerta Estate con uno sconto del 20% su tutti i corsi, valido fino al 24 luglio. Ad esempio potete seguire il corso di WebMaster Base per solo lire 1.424.000 ed il corso di preparazione alla Patente Europea per solo lire 1.184.000. Un occasione da non perdere!
Il calendario aggiornato dei corsi lo trovate qui:
http://www.prometheo.it/calendario.html
Altri corsi verranno aggiunti in base alle richieste.
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Come preannunciato nel numero scorso, si sono attivati i centri Prometheo di Nola (Na) e di Salerno:
http://www.prometheo.it/sedi/salerno/
http://www.prometheo.it/sedi/nola/
ed in più abbiamo attivato in tempi record, grazie all'impegno di PCItalia, anche la nuova centralissima sede di Milano (a pochi passi dalla stazione centrale):
http://www.prometheo.it/sedi/milano/
Inoltre a breve saranno attivi anche i centri di Telese Terme (Benevento) e la nostra prima sede in Sicilia, a Bagheria (Palermo). In pratica in questi primi cinque mesi del 2001 abbiamo aperto sette nuovi centri, raddoppiando quindi il numero totale! E per luglio contiamo di arrivare a quota venti, con una maggiore copertura del territorio nazionale.
Ciò per noi è molto importante in quanto ci permette di far fronte alle continue richieste che ci arrivano da tutta Italia e di poter investire di
più per garantire una sempre maggiore qualità dei corsi e per poterne progettare di nuovi.
Vi ricordo che se siete interessati ad aprire un Pec nella vostra
città, potete trovare tutte le informazioni qui:
http://www.prometheo.it/franchising/
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Siti Interessanti
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Vi segnalo che sul sito:
http://www.ilmarketingonline.com/
è disponibile gratuitamente in formato html o pdf, la guida "Il marketing on-line e i suoi strumenti operativi" ovvero strategie e tecniche per l'e-business. Ecco come l'autore, Pietro Veragouth, presenta il volume (acquistabile anche in formato cartaceo):
"Questo libro si rivolge agli imprenditori che hanno deciso di affrontare seriamente l'argomento Internet. In particolare
è destinato a coloro che, dopo una fase iniziale di scetticismo e incertezza - giustificata soprattutto dalla
rapidità con cui il fenomeno si è sviluppato e imposto - desiderano capire come la propria azienda possa sfruttare al meglio le
potenzialità di questo mezzo."
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La Garzanti ha messo online un dizionario italiano gratuito con oltre 200.000 voci. Per ogni lemma vengono indicate la fonetica, l'etimologia e la sua definizione. Come esempio vi riporto la definizione data per la parola "Internet": "sistema telematico che connette in un'unica rete centinaia di milioni di computer in tutto il mondo, attraverso il quale
è possibile, in tempo reale, scambiare messaggi, acquisire informazioni, ricevere e spedire file". L'indirizzo
è:
http://www.garzanti.it/
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Uno dei motori di ricerca più potenti e più utilizzati è senz'altro Google. Per poter avere sempre a portata di mano la
possibilità di effettuare ricerche velocemente e facilmente, è
possibile scaricare (gratuitamente!) ed installare la "Google Toolbar" che si va ad aggiungere alle barre degli strumenti di Internet Explorer.
Nella Google Toolbar oltre alla comoda casella di ricerca, ci sono altri utili strumenti quali il pulsante per salire di un livello nella directory del sito che si sta visitando e la
possibilità di richiamare le pagine Google's Usenet (per accedere alle newsgroup) e la Google Web Directory (che riporta l'indice, personalizzato da Google, dei siti divisi per categorie dell'Open Directory Project). Utile la
possibilità di trascinare (drag and drop) una qualsiasi parola sulla Google Toolbar per attivare una ricerca su quella parola. Inoltre per ogni pagina visitata viene mostrato il suo PageRank ovvero il "punteggio" di rilevanza che Google
dà in base ai suoi criteri di classificazione. Per il download del tool potete andare qui:
http://toolbar.google.com/
Maggiori informazioni sul PageRank le potete trovare qui (in inglese):
http://www.google.com/technology/
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Winners Corner by Pietro Aterno
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Un Progetto Imprenditoriale: è questo il motivo del nostro continuo agitarsi e muoversi e sognare. La volta scorsa si parlava di "salto oltre la siepe" e di "osare" nello spirito di una molla che deve essere sempre la Ninfa Ispiratrice del Nostro vivere quotidiano: "Vorrei qualcosa di
più!".
Quando si parla con amici o conoscenti, bisognerebbe essere di una spanna
più avanti dell'altro. Cosa significa? La risposta può essere trovata in 2 semplici ma forti affermazioni: essere un leader e saper sfruttare il proprio potenziale.
Analizziamole insieme.
Il leader è quello che propone, quello che fa la prima mossa e se ne prende la
responsabilità e poi stimola gli altri a seguirlo ed è una persona preparata in questo: si
può imparare a essere leader!
Ognuno ha il suo potenziale da mettere a disposizione nelle situazioni giuste: le situazioni
però bisogna crearle oppure inseguirle e non aspettarle. In tal caso il tempo
è una variabile preziosa e il tuo progetto deve essere sensibile al tempo che passa o a quello che viene impiegato: esistono progetti imprenditoriali basati proprio sulla variabile tempo e anche quella del denaro.
Immagina un progetto imprenditoriale dove hai tempo per
l'attività, hai tempo per te e la tua Famiglia e puoi anche guadagnare denaro! Fantastico! Questo progetto esiste:
è il Tuo!
Costruiscilo, diffondilo, sii testardo nel realizzarlo, amplia la tua mente e i tuoi interessi e alla prossima...!
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Angolo della Lettura
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Internet non solo è un potente mezzo di comunicazione, ma è un vero e proprio ambiente sociale, dove interagiamo con gli altri. Come le
peculiarità del mezzo influenzano il nostro atteggiamento, il nostro comportamento, il modo con cui ci rapportiamo con gli altri? Quali
dinamiche di gruppo si vengono a creare? A queste ed altre domande risponde Patricia Wallace in maniera
approfondita e basandosi su ricerche psicologiche e sociologiche in "La psicologia di Internet", un libro che vi consiglio senz'altro di leggere e di cui, come al solito, vi riporto un brano in appendice!
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Questo è tutto. Alla prossima!
Massimo Di Bello
Amministratore Unico
Prometheo Srl
mailto:mdibello@prometheo.it
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Appendice A: Brano tratto dal libro "La psicologia di Internet"
di Patricia Wallace. Editore: Raffaelo Cortina Editore. Traduzione di: Francesca Delucchi.
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I vantaggi di una home page
Molti stanno cogliendo l'opportunità di creare una home page personale sul Web, uno strumento valido per la presentazione della propria persona online. I motivi per cui si decide di crearsi la propria home page sono i
più diversi, come ho appreso interrogando dozzine di utenti. Alcuni riferivano di voler scambiare fotografie e informazioni con amici e parenti; un neo
papà aggiornava settimanalmente la pagina con le fotografie
più recenti del suo bambino in modo che i familiari lontani potessero vedere i progressi del pargoletto. Altri dicevano di voler svolgere un servizio utile per la
collettività; un olandese utilizzava un sito personale per divulgare informazioni su come debellare un virus particolarmente aggressivo che stava penetrando nei computer europei. Coloro che erano stati infettati da questo virus trovarono presto il suo sito tramite i motori di ricerca e gli chiesero di continuare ad aggiornare le notizie su come liberarsi dei virus. L'uomo, fiero di accontentare le richieste degli altri utenti, era contento che il suo sito fosse diventato un'utile aggiunta al Web. Alcune persone, specialmente chi lavora nel campo dell'alta tecnologia, mettono online il curriculum, precisando quali software e quali applicazioni multimediali conoscono, allo scopo di trovare lavoro e avere
più opportunità di quante avrebbero divulgando una copia stampata del curriculum professionale.
Molti utilizzano i 5 o 10 MB a loro disposizione per sostenere una causa o per dar voce ad una protesta personale. Gary North, per esempio, ha chiamato Y2K sul giudizio universale e lo aggiorna con avvertimenti apocalittici su
ciò sarebbe dovuto accadere alla mezzanotte del 1° gennaio 2000. Egli ammoniva: "Non mi aspetto che mi crediate.... adesso, per questo ho creato il mio sito".
Le ragioni per cui si creano i siti Web personali sono molteplici: "Lo fanno tutti" oppure "Voglio farmi conoscere dalla gente" o ancora "Dovevo pur utilizzare in qualche modo quello spazio gratuito". Diversamente dalla casella di posta elettronica, lo scopo della home page non
è quello di permettere una comunicazione più facile e immediata, anche se di fatto molte home page danno ai visitatori la
possibilità di inviare messaggi email ai proprietari con un semplice clic. La home page
è paragonabile a un cartellone pubblicitario o a un annuncio sulle pagine gialle;
è un modo economico per crearsi un'immagine, per far conoscere la propria persona online e per dire al mondo, in modo discreto, qualcosa di se e dei propri interessi. Questo nuovo canale di comunicazione permette a chiunque di presentare se stesso a tutto il mondo in modo preciso, dettagliato ed educato; viene mostrato il proprio
sé ideale, corredato di fotografie ben ritoccate, saggi creativi, lavori artistici, poesie, motivi musicali e un elenco degli interessi personali;
è possibile aggiungere numerosi collegamenti (links) con i propri siti favoriti, esibendo
così eclettismo di interessi e gusto cosmopolita.
Non tutti utilizzano questo spazio che viene offerto insieme all'accesso a Internet per raccontare se stessi, anche se oggi con il progredire dei software, la creazione di una home page personale sta diventando sempre
più comune e anche più facile da realizzare. Con l'eccezione di pochi aristocratici europei nella prima
età del sé, il Rinascimento, nessuno ha mai avuto prima d'ora
un'opportunità simile. Senza dover pagare lo spazio, la manodopera o i materiali di costruzione
è possibile costruire un autoritratto, una sorta di cartellone pubblicitario che in rete
può prendere la forma di una semplice descrizione corredata di una fotografia oppure di un elaborato prodotto multimediale di tante pagine completo di musica, animazione e una ricca grafica; si possono aggiungere dettagli autobiografici, veri o ricostruiti, e proprie poesie, novelle o disegni inediti.
Il fenomeno della home page personale si sta affermando rapidamente e i siti commerciali, il cui guadagno viene dalla
pubblicità e non dalle sottoscrizioni dell'utente finale, offrono ai clienti uno spazio gratuito sempre
più ampio. GeoCities, per esempio, offre lo spazio gratuito e il software per permettere ai suoi clienti la
"homesteading", cioè la costruzione della home page personale. I proprietari di questo sito hanno scoperto che molti sono attratti da questa nuova
attività e le dedicano parecchio tempo; sono gli inserzionisti pubblicitari a pagare le spese di accesso per queste persone. Questo aspetto della corsa alla home page ha qualche
affinità con i volumi "Who's Who" che guadagnano vendendo copie alle persone i cui nomi e dati biografici sono citati, e ai loro orgogliosi familiari.
Eleanor Wynn dell'Istituto di Scienza e Tecnologia
dell'università dell'Oregon e James E. Katz di Bellcore hanno passato in rassegna molte home page e hanno osservato che la maggior parte delle persone non aveva cercato di mostrare un
identità molto diversa da quella reale: "Una caratteristica peculiare
è che essi si muovono nella direzione opposta a quella ipotizzata dai navigatori postmoderni del cyberspazio; piuttosto che frammentare il
sé, le home page tendono a mantenere integro l'individuo, permettono di affermare la propria
identità e di mostrare in modo coerente e ripetibile ciò che l'individuo rappresenta e quali sono i suoi valori". Chi crea una home page personale spesso rivela aspetti della propria vita privata insieme a quelli della vita pubblica, probabilmente
perché non è ancora ben chiaro chi sia l'utente finale. Mentre i destinatari di un curriculum professionale appartengono a un contesto sociale particolare che ne vincola i contenuti, il destinatario di una home page
può essere letteralmente chiunque sul pianeta abbia accesso ad Internet. Se avete una home page, possono visitarla amici e parenti, ma anche i colleghi, i dipendenti o persone sconosciute di qualsiasi parte del mondo. Questa
è la ragione per cui chi crea un sito simile ambisce a un'autopresentazione integrata e olistica.
Ecco la home page di John Q. Citizen, un esempio tipico che riassume bene le centinaia che ho visitato. [...]
Questo semplice esempio contiene molti elementi che appaiono su tutte le pagine Web personali di Internet; contiene una breve descrizione autobiografica, il curriculum professionale, poesie e collegamenti con i siti preferiti e le home page degli amici. Il testo, la selezione delle categorie, le scelte artistiche permettono al creatore del sito di fornire un'immagine di
sé completa e ben integrata, che descriva la sua vita lavorativa e faccia conoscere il suo umorismo, il calore della sua persona e le sue amicizie
più strette.
L'aspetto positivo della home page è quello di permettere alle persone di presentare la propria immagine online, di scambiare informazioni personali con persone per loro importanti e di conoscere l'opinione che si
è fatta di noi chi ha visitato il nostro sito. L'aspetto potenzialmente negativo
è che la proliferazione di home page "fatte in casa" contribuisce ad intasare Internet con informazioni inutili. Possiamo affermare, anche se si tratta di un parere opinabile, che la rete rappresenti la forma di stampa disimpegnata in assoluto
più economica e più diffusa nel mondo, con canali di distribuzione di gran lunga
più ampi di quelli immaginabili dal più grande editore del mondo. Lo spazio
è virtualmente illimitato, anche se la catalogazione sistematica dei dati non
è ancora ben organizzata; inserendo una parola chiave, i motori di ricerca spesso evidenziano dozzine di irrilevanti pagine personali che la contengono, creando
così grande confusione e distraendo l'attenzione di chi sta cercando un'informazione.
L'attenzione su di sé
Armeggiare con la propria pagina personale può essere un
attività più che avvincente, ma può anche far perdere molto tempo;
può influire sull'attenzione su di sé e indurre a credere, con aspettative anche eccessive, che gli altri siano interessati a noi. Mi viene in mente il lavoro di David Elkind, che ha studiato le caratteristiche dell'egocentrismo negli adolescenti nell'ambito della psicologia dello sviluppo. I giovani possono essere particolarmente assorbiti nella cura e nella creazione della propria immagine e possono erroneamente pensare che anche gli altri condividano questo loro interesse. Elkind sostiene che una caratteristica di questo egocentrismo
è la costante preoccupazione di avere un "pubblico immaginario". Molti adolescenti attribuiscono eccessiva importanza al giudizio degli altri, per questo sono particolarmente attenti alla propria immagine.
Chi crea la propria home page personale non sa chi visiterà il sito e quanto dureranno i collegamenti. Gli strumenti del software possono dare informazioni in questo senso, per esempio fornire statistiche sul numero dei visitatori, disegnare un grafico che mostra l'orario preferito di utilizzo o elencare gli indirizzi Internet dei visitatori. Gli specialisti di marketing del Web offrono questi servizi, ma continuano a essere pochi coloro che ne approfittano. Anche quando si tratta del semplice numero di contatti, il proprietario di una home page
può sottovalutare i contatti fatti da lui stesso oppure può dimenticare di sottrarli al totale.
A parte il settore un po' particolare delle home page personali,
è spesso quasi impossibile sapere quante persone possono accedere al materiale che mandiamo in rete. L'idea soltanto che milioni di persone *potrebbero* vedere le nostre creazioni
può contribuire ad amplificare la nostra percezione delle dimensioni del nostro pubblico. Lo stesso principio si applica ai forum come ai newsgroup e alle mailing list. Ogni messaggio inviato a una mailing list, per esempio,
arriverà alle caselle di posta elettronica di tutti coloro che vi sono iscritti; se
è possibile conoscere il numero dei destinatari interrogando il server, non
è possibile però sapere quante persone cancelleranno il vostro messaggio con la stessa sollecitudine con cui butterebbero via un volantino pubblicitario indesiderato. Qualcuno cancella intere discussioni, altri scelgono che cosa cancellare ed eliminano la posta in eccesso e quella meno importante.
Un altro destino comune dei messaggi inviati alle mailing list
è l'archiviazione automatica. Molti programmi per leggere la posta elettronica sono dotati di sistemi di archiviazione automatica basati su diversi criteri, dalla parola chiave contenuta nel titolo dei messaggi all'indirizzo del mittente. Per esempio, se fate parte di una mailing list chiamata GARDEN potete utilizzare la funzione "filtro" del vostro software per archiviare in un file particolare, prima ancora di vederla, tutta la posta elettronica ricevuta da quella mailing list. Quest'operazione permette di diminuire la confusione nella propria casella e fa risparmiare tempo, anche se ogni messaggio archiviato in questo modo
può essere considerato come uno di quei depliant pubblicitari indesiderati che buttiamo in un angolo con l'intenzione di leggerlo in seguito. Si tratta dunque di una cartella che raccoglie automaticamente alcuni messaggi in arrivo che non si desidera buttare via subito, ma che non sono abbastanza importanti per essere letti immediatamente; l'intenzione
è sempre quella di leggerli in un altro momento, quando si
avrà più tempo, ma spesso quel momento non arriva mai. I messaggi
così archiviati, talvolta l'intera cartella, possono finire direttamente nel cestino quando il destinatario decide che
è ora di fare un po' di spazio sul disco rigido, proprio come accade alle vecchie riviste e ai depliant quando la pila diventa troppo alta o quando qualcuno decide che in quel posto starebbe meglio una bella pianta.
Le caratteristiche di Internet possono indurre a dedicare molto tempo alla costruzione e alla ridefinizione della propria persona online per un pubblico immaginario di spettatori che potrebbe essere nell'ordine dei milioni di persone o molto vicino allo zero. Chi si scrive a una mailing list ma non invia mai alcun contributo
è un "imboscato" (lurker), un termine che rinforza l'illusione che ci siano centinaia, forse migliaia di persone sedute in platea con gli occhi incollati al palcoscenico, che seguono attentamente l'azione. Un altro appellativo per le stesse persone
è "cancellatori" (deleters). Vedere le proprie parole e il proprio sito Web su Internet, un mezzo di comunicazione potenzialmente in grado di raggiungere tutti gli angoli del pianeta, potrebbe indurre a trarre conclusioni affrettate: una vastissima platea di persone
è in ascolto, interessata a ogni mia parola.
Una differenza importante tra gli effetti del pensare di avere un pubblico immaginario da parte degli adolescenti e da parte di chi utilizza i nuovi media come Internet, con spazi virtualmente illimitati e destinatari
pressoché infiniti, è che la possibilità di controllo nel presentare la propria immagine in Internet,
è più alta rispetto a quanto accadeva ai tempi del liceo. Le
capacità tecniche richieste per maneggiare una fotografia digitale e per eliminare completamente ogni difetto dal proprio viso sono molto ridotte:
è possibile stabilire con grande precisione che cosa si vuole dire e come, e quali tratti della propria
personalità si desidera rivelare.
Impariamo ad usare la tastiera
Il desiderio di conoscere le altre persone, di farsi un idea di loro e di gestire la propria immagine nelle situazioni sociali, sono tutte caratteristiche fondamentali della natura umana, presenti anche nel mondo di Internet. La differenza
è che non sappiamo ancora come utilizzare al meglio gli strumenti a nostra disposizione e non siamo ancora capaci di gestire la nostra immagine. La tastiera del computer, per esempio,
può essere un vero e proprio trabocchetto quando abbiamo a che fare con le sfumature della comunicazione umana. Il tasto per digitare le lettere in maiuscolo, per esempio,
è inspiegabilmente grande considerando quanto raramente lo si utilizza; se lo si seleziona per errore, i partner potrebbero pensare che STIAMO GRIDANDO. I due punti e la parentesi destra :) sono molto
più difficili da localizzare sulla tastiera, eppure questo rudimentale strumento socioemotivo
può aggiungere un tono amichevole e caldo alla comunicazione.
Gli strumenti di cui disponiamo su Internet sono veramente molto insoliti e l'uso che ne facciamo
è bizzarro e convenzionale. L'homo sapiens ha grandi capacità di adattamento e contemporaneamente abitudini peculiari; proprio adesso, con l'avvento di questi nuovi media, tutti devono imparare a proprie spese quanto sia difficile la gestione dell'immagine online. Attendo con ansia il momento in cui i "rituali di interazione" descritti da Goffman si stabilizzeranno anche in rete e la formazione dell'immagine online
sarà più prevedibile, affidabile, familiare e molto meno suscettibile di grossolane distorsioni nella percezione.
C'è qualcosa di rassicurante nel sapere immediatamente che tipo di persona abbiamo di fronte, cercando indizi nell'atteggiamento, nel modo di vestire, nelle carte di credito di cui dispone, nel modo in cui siede nel taxi. In fondo non mi dispiace far parte di quest'epoca
così instabile in cui il terreno sembra scivolarci via da sotto i piedi e le vecchie regole di sempre non hanno
più alcun valore.
La persona di cui ho parlato in precedenza, che mi aveva mandato il suo messaggio di autopresentazione online, ha continuato a scrivermi nei due anni successivi, senza mai riuscire a migliorare la prima impressione che aveva dato di
sé. La mia attenzione alla questione dell'inesperienza generale nel campo della gestione dell'immagine online mi ha permesso di non rispondere in modo scortese e di non mettere fine alla relazione. Non ho voluto incorrere in quello che gli psicologi chiamano "errore fondamentale di attribuzione",
cioè attribuire il comportamento poco educato di una persona alla sua natura e alle sue caratteristiche di rozzezza e maleducazione. Quando capita a noi di fare una brutta figura, andiamo sempre a ricercarne la causa in circostanze ambientali poco favorevoli. Se siamo noi a GRIDARE online
è perché il tasto delle lettere maiuscole è stato messo nel posto sbagliato da chi ha inventato la tastiera, se lo fa un'altra persona concludiamo subito che
è un maleducato insolente.
Un giorno finalmente ho incontrato a un convegno il mio corrispondente sconosciuto e mi sono resa conto di quanto inesatta fosse la mia prima impressione su di lui. Il suo sorriso accattivante ha superato subito l'immagine arrogante e fredda che aveva dato all'inizio. Passandosi una mano nella folta barba grigia disse: "Non so proprio come muovermi su Internet, sto imparando". Tutti stiamo imparando.
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