"Prometheo News"
è il bollettino inviato periodicamente per tenervi informati sulle iniziative della Prometheo e del nostro portale, Italia.ms. Inoltre potete trovare notizie e consigli per utilizzare al meglio il vostro PC.
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Le Novità
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La Prometheo sarà presente a Smau 2001, la più importante manifestazione sull'informatica in Italia, che si
terrà dal 18 al 22 Ottobre a Milano. Il nostro stand (che è cambiato rispetto a quanto indicato in precedenza sul sito)
è il G15 al padiglione 20/02 (secondo piano). Maggiori informazioni le potete trovare qui:
http://www.prometheo.it/iniziative/smau2001/
Veniteci a conoscere da vicino! ;-)
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Biglietti omaggio! A tutti coloro che hanno partecipato ad un nostro corso Nuove Professioni abbiamo riservato due biglietti omaggio per lo Smau. Per averli, dovete prenotarli inviando un email alla sede presso cui volete ritirarli. Gli indirizzi email di ogni sede potete trovarli qui:
http://www.prometheo.it/sedi/
La prenotazione va effettuata entro il 14 ottobre. Vi verrà quindi inviata la conferma della prenotazione con le indicazioni per il ritiro. Maggiori informazioni le trovate qui:
http://www.prometheo.it/iniziative/smau2001/biglietti.html
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Ed eccovi un'altra iniziativa relativa allo Smau: a chi
acquisterà presso lo stand Prometheo la Skills Card per la Patente Europea del Computer (Ecdl)
verrà dato in omaggio un guida completa sugli argomenti previsti dal "Modulo 1 - Concetti di base dell'informatica". Essendo questo un test teorico, spesso anche chi
già sa usare il Pc (in particolare Windows, Internet e Office) ha
difficoltà a superare questo esame previsto dall'Ecdl in quanto vengono richieste definizioni e conoscenze non sempre di uso comune, per cui la guida
può risultare molto utile. Maggiori info, qui:
http://www.prometheo.it/iniziative/smau2001/ecdl.html
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E' diventata operativa la sede di Fiano Romano, di cui trovate tutti i riferimenti qui:
http://www.prometheo.it/sedi/fiano/index.html
Inoltre tra pochi mesi sarà attiva anche la nuova sede de L'Aquila, il nostro primo centro in Abruzzo. Ad oggi la Prometheo
è presente in 8 regioni italiane: Campania, Lombardia, Lazio, Puglia, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna. Ed abbiamo
già fissato molti incontri allo Smau con candidati interessati all'apertura di nuove sedi. Per cui presto ci saranno buone
novità!
Se anche voi non volete farvi scappare la possibilità di aprire un centro di formazione Prometheo, date un occhiata qui:
http://www.prometheo.it/franchising/
Infine vi segnalo che dopo una momentanea sospensione per motivi di ristrutturazione, la sede di Milano
è di nuovo attiva.
Il calendario dei prossimi corsi lo trovate qui:
http://www.prometheo.it/sedi/milano/calendario.html
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Siti Interessanti
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Windows 95, Windows Ce, Windows 98, Windows Se, Windows Me, Windows 2000, Windows XP. Di versioni di Windows ne abbiamo viste tante ed ecco ora ne esce una nuova ed inattesa: Windows RG, dove RG sta per "Really Good".
Non ne avete mai sentito parlare? In realtà stiamo parlando di una spassosa parodia (in inglese) di Windows, realizzata in Flash, che ne mette in risalto i ben noti problemi ed incongruenze. La trovate qui (dovete cliccare su "WATCH THIS MOVIE"):
http://www.newgrounds.com/portal/view.php?id=27549
Provate un po' ad usare i vari programmi accessibili dal menù Start e potrete verificare di persona che anche nella versione RG, Windows non si smentisce ;-)
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Atmosphere è un nuovo prodotto, molto interessante e promettente, della Adobe. Ancora in versione beta, permette di creare dei mondi virtuali 3D visitabili sul Web, mediante un apposito plug-in (l'Atmosphere Browser) liberamente scaricabile. Il fatto che mi ha sorpreso, quando ho provato ad esplorare alcuni dei mondi virtuali disponibili,
è l'estrema velocità con cui avviene lo scaricamento dei dati, grazie ad un intelligente sistema progressivo di download. Dopo pochi secondi potete
già cominciare a muovervi nell'ambiente virtuale, anche se in versione "schematica". Poi man mano vengono scaricati i dettagli che danno una maggiore ricchezza e realismo all'ambiente. I comandi per muoverci sono molto intuitivi (simili a quelli dei giochi sparatutto in prima persona) ed
è anche prevista la possibilità di chattare con gli altri visitatori del mondo virtuale.
Informazioni (in inglese) sul prodotto le trovate qui:
http://www.adobe.com/products/atmosphere/main.html
Per effettuare il download del plug-in necessario per esplorare i mondi 3D:
http://www.adobe.com/products/atmosphere/betareg_player.html
Qui trovate gli esempi disponibili:
http://www.adobe.com/products/atmosphere/sampleworlds.html
Se volete invece effettuare il download di tutto il pacchetto (che include Atmosphere Builder, Atmosphere Browser e Atmosphere Browser plug-in)
è necessario effettuare la registrazione qui:
http://www.adobe.com/products/atmosphere/betareg.html
E non dimenticate di visitare il faro (la brighthouse)! Che trovate qui:
http://www.nuhat.com/atmosphere/brighthouse.html
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Se sviluppate applicazioni utilizzando Microsoft Access, potete trovare molte informazioni utili e suggerimenti su tabelle, query, maschere, report e consigli ed esempi di programmazione in VBA nel "Sito Comune" nato dalla collaborazione dei partecipanti al newsgroup
it.comp.appl.access. Potete trovare cose come: "Aprire una query parametrica da codice VBA", "Calcolo del codice fiscale", "Gestire la stampante predefinita", "Come implementare correttamente un archivio di immagini" e "Problemi con le date nelle stringhe SQL"
L'indirizzo è:
http://www.sitocomune.com/
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A proposito di newsgroup, volete sapere come funzionano? Come potete accedervi? Quali sono le regole da rispettare? E cosa significano quelle strane parole come thread, newbie, troll, lurkare, flame? Potete trovare tutto quello che avreste voluto sapere su Usenet qui:
http://www.marco5x.net/usenet/
Ecco come vengono definite le newsgroup:
<<Usenet è quella parte di Internet che comprende i newsgroup, detti anche NG o ng per spirito di
brevità. I newsgroup te li puoi immaginare come delle bacheche virtuali dove ognuno
può inserire dei messaggi accessibili a tutta la comunità Per accedere a Usenet, occorre avere una connessione a internet, un browser (o meglio ancora un newsreader) e conoscere la netiquette,
cioè il galateo della rete. La netiquette è un insieme di regole di comportamento che gli utenti di Internet (e quindi anche di Usenet) hanno il dovere morale di seguire. >>
Ed ecco a cosa serve Usenet:
<<Usenet è un modo per consentire agli utenti di tutto il mondo di scambiarsi informazioni. In pratica, Usenet
può essere usata almeno per tre scopi:
* Dire la propria opinione e confrontarsi con altri su argomenti di proprio interesse: si
può spaziare dai sentimenti all'ingegneria (magari non parlate di sentimenti su it.discussioni.ingegneria e d'ingegneria su it.discussioni.sentimenti).
* Tenersi informati sulle novità di determinati settori
* Chiedere informazioni su qualche cosa di specifico. Ad es. su it.discussioni.telecom potete chiedere: "La Telecom mi fa pagare il noleggio dei telefoni; sapete come si fa a disdirlo?" e su it.comp.win95.software: "Windows 98 non mi riconosce il modem, da cosa
può dipendere?". Tieni presente che spesso ti potranno rispondere con 'voci di corridoio': quindi le informazioni prendile sempre cum grano salis. >>
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Angolo della Lettura
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Ad agosto ho letto un libro che mi ha colpito profondamente. E mi ha dato una chiave di lettura per capire meglio il mondo e me stesso. E mi ha spinto a cambiare (in meglio!) il mio modo di rapportarmi con gli altri. Parlo di "Come ottenere il meglio da
sé e dagli altri" di Anthony Robbins, che vi invito a leggere ed a studiare attentamente ed a metterlo in pratica! (beh, tutto tranne i suoi consigli su una "dieta sana", che io... non seguirei :-).
Può davvero cambiare la vostra vita ed in poco tempo! In appendice un brano tratto dal primo capitolo.
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Questo è tutto. Alla prossima!
Massimo Di Bello
Amministratore Unico
Prometheo Srl
mailto:mdibello@prometheo.it
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Appendice A: Brano tratto dal libro "Come ottenere il meglio da
sé e dagli altri" di Anthony Robbins
Editore: Tascabili Bompiani. Traduzione di: Francesco Saba Sardi
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LA MERCE DEI RE
La grande meta della vita non è la conoscenza bensì l'azione.
Thomas Henry Huxley
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Ne avevo udito parlare per molti mesi. Dicevano che era giovane, ricco, sano, felice e che aveva successo. Ho voluto vederlo personalmente. L'ho osservato attentamente mentre usciva dallo studio televisivo e per qualche settimana ho continuato a seguire le sue trasmissioni durante le quali dava consigli a tutti, dal presidente di una giuria a un maniaco. L'ho visto dibattere con dietisti e funzionari delle ferrovie, l'ho visto all'opera con atleti e bambini ritardati. Mi sembrava assolutamente felice, innamoratissimo della moglie con la quale viaggiava per gli Stati Uniti e per il mondo. E quando avevano finito i loro giri, tornavano in aereo a San Diego per trascorrere qualche giorno con i familiari, nella loro grande dimora sulle rive del Pacifico.
Come si spiegava che quel ragazzo venticinquenne, che aveva fatto solo studi secondari, avesse realizzato tanto in un periodo
così breve? In fin dei conti, solo tre anni prima viveva in un appartamentino da scapolo di neanche quaranta metri quadri, lavando i piatti nella vasca da bagno. Com'era riuscito a trasformarsi, da individuo terribilmente infelice, con dodici chili di peso in eccesso, che solo faticosamente riusciva a istituire rapporti con gli altri e aveva prospettive limitatissime, in una persona sicura di
sé, sana, rispettata, capace di ottimi rapporti con gli altri, e con illimitate
potenzialità di successo?
Sembrava incredibile, ma la cosa che soprattutto mi sbalordiva era il fatto che quel tale ero io! La "sua" vicenda era la mia.
Non voglio certo dire che la mia vita sia incentrata esclusivamente sul successo.
Com'è ovvio, tutti noi abbiamo aspirazioni e idee diverse in merito a
ciò che vogliamo fare per la nostra esistenza; ed è evidente che le nostre conoscenze, conquiste e ricchezze non costituiscono la vera misura del successo personale. Per me questo
è un processo in divenire, l'aspirazione a diventare più di quel che si
è, la possibilità di continuare a crescere dal punto di vista emozionale, sociale, fisiologico, intellettuale e finanziario, in pari tempo dando concretamente una mano agli altri. La strada che porta al successo
è sempre in costruzione; è un progredire ininterrotto, non un fine da raggiungere.
Il succo di quel che voglio dire è semplicissimo. Applicando i principi esposti in questo libro, sono stato in grado di cambiare non solo il mio atteggiamento verso me stesso ma anche i risultati che ottenevo, e di farlo in maniera cospicua e misurabile. Scopo di questo libro
è di condividere con il lettore quello che mi ha permesso di cambiare la mia vita in meglio, e nutro la sincera speranza che le tecniche, le strategie, le esperienze e le filosofie illustrate in queste pagine possano conferire anche a voi nuove
capacità. Il potere di trasformare magicamente le nostre esistenze per farle coincidere con i nostri massimi sogni
è alla portata di tutti noi. Ed è ora di esercitarlo!
Se considero la rapidità con cui sono riuscito a trasformare i miei sogni nel mio modo di vivere attuale, non posso fare a meno di provare un sentimento di enorme gratitudine e meraviglia. Eppure non sono il solo ad averlo fatto. Viviamo in un'epoca in cui molti sono in grado di realizzare imprese meravigliose quasi dal giorno alla notte, di toccare vertici di successo un tempo inimmaginabili. Prendete per esempio Steve Jobs. Era un ragazzo in blue jeans e senza un soldo in tasca, gli
è venuta l'idea di costruire un home computer e ha creato un'azienda di enorme successo
più rapidamente di chiunque altro nella storia. Guardate Ted Tumer: ha creato un impero partendo da un mezzo di comunicazione praticamente inesistente, la televisione via cavo. Oppure personaggi dell'industria dello spettacolo come Steven Spielberg o Bruce Springsteen, o uomini d'affari come Lee Iacocca o Ross Perot. Che cos'hanno costoro in comune, al di
là di uno stupefacente, prodigioso successo? La risposta, come
è ovvio, è: potere.
Potere è una parola gravida di emozioni. Per alcuni ha una connotazione negativa,
c'è chi lo brama mentre altri se ne sentono contaminati come se si trattasse di qualcosa di corrotto e sospetto. E per voi
cos'è esattamente il potere?
Io non intendo il potere come conquista o come qualcosa da imporre: questo
è un tipo di potere che raramente dura a lungo. D'altro canto, bisogna arrendersi all'evidenza: il potere in questo mondo
è una costante. O voi realizzate le vostre idee o qualcun altro lo
farà al vostro posto. Fate quel che volete fare, oppure dovrete adeguarvi ai programmi che altri elaborano per voi. A mio giudizio, il vero potere consiste nella
capacità di ottenere i risultati che si vogliono, in pari tempo valorizzando gli altri. Il potere
è la capacità di cambiare la propria vita, di concretizzare le proprie intuizioni, di fare in modo che le cose operino a vostro beneficio, non a vostro svantaggio. Il vero potere
è condiviso, non imposto. Consiste nella capacità di definire i bisogni umani e nel soddisfarli, sia i propri che quelli delle persone care; consiste nella
capacità di governare il proprio personale reame, i propri processi mentali, il proprio comportamento, allo scopo di ottenere esattamente i risultati desiderati.
Nel corso della storia, la capacità di governare le nostre esistenze ha assunto molte forme diverse e contraddittorie. In tempi antichissimi il potere era un semplice frutto della fisiologia: il
più forte e il più veloce aveva il potere di governare la propria esistenza e quella di quanti lo circondavano. Con lo sviluppo della
civiltà il potere è diventato ereditario. Il re, circondato dai simboli del proprio dominio, governava secondo la sua insindacabile
autorità; altri potevano procurarsi potere consociandosi con lui. Poi, agli esordi dell'era industriale, il potere
è diventato tutt'uno col capitale, nel senso che coloro che avevano accesso al capitale dominavano il processo produttivo. Tutti aspetti, questi, che continuano ad avere un loro ruolo. Meglio disporre di un capitale che non averlo; meglio essere dotati di forza fisica che mancarne. Oggi,
però, una delle più cospicue fonti di potere consiste nel sapere specializzato.
Moltissimi ormai sanno che viviamo nell'era dell'informazione. La nostra non
è più una cultura primariamente industriale, bensì una cultura della comunicazione; nella nostra epoca, nuove idee, movimenti e concetti trasformano il mondo quasi quotidianamente, che si tratti di cose profonde come la fisica dei quanti oppure di faccende terra terra come gli hamburger meglio commercializzati. Se
c'è qualcosa che caratterizza il mondo moderno, è il massiccio, quasi inimmaginabile flusso di informazioni - e quindi di cambiamento. Da libri e pellicole cinematografiche, da videotape e microcircuiti, queste nuove informazioni escono come una tempesta di dati che si vedono, sentono, odono. Nella nostra
società, coloro che sono in possesso delle informazioni e dei mezzi per comunicarle hanno
ciò che un tempo possedevano i re: potere illimitato. Per dirla con John Kenneth Galbraith:
"è stato il denaro ad alimentare la società industriale. Ma nella
società dell'informatica, il combustibile, la forza motrice, è
dato dalla conoscenza. Abbiamo sott'occhio una nuova struttura di classe: da un lato coloro che sono in possesso delle informazioni, e dall'altro quanti sono costretti ad agire in stato di ignoranza. E la nuova classe il suo potere non lo deriva dal denaro
né dalla terra, bensì dalla conoscenza.
L'aspetto interessante è che oggi la chiave del potere è a disposizione di tutti noi. In epoca medievale, chi non era re e voleva diventarlo si trovava alle prese con enormi
difficoltà. All'alba della rivoluzione industriale per chi non disponeva di un capitale le prospettive di riuscire ad accumularlo apparivano limitatissime. Oggi, invece, un qualsiasi ragazzo in blue jeans
può creare un'azienda capace di trasformare il mondo. Nell'età moderna, l'informazione
è la merce dei re; coloro che hanno accesso a certe forme di sapere specialistico sono in grado di trasformare se stessi e, sotto molti aspetti, tutto il nostro mondo.
Dunque le forme di sapere specialistico che sono necessarie per trasformare la
qualità delle nostre esistenze sono a disposizione di chiunque: le si trova in ogni libreria, in ogni negozio di apparecchiature video, in ogni biblioteca; si possono ricavare da conferenze, seminari, corsi. E tutti noi vogliamo il successo: l'elenco dei best seller
è pieno di ricette per emergere e imporsi. Allora, se le informazioni ci sono, come si spiega che alcune persone riescono a ottenere risultati incredibili, mentre alti sbarcano appena il lunario?
Perché non tutti siamo dotati di potere, felici, ricchi, sani, coronati dal successo?
Il fatto è che persino nell'era dell'informatica l'informazione non basta. Se tutto
ciò di cui abbiamo bisogno fossero idee e un modo di pensare concreto, da ragazzi tutti avremmo potuto soddisfare i nostri capricci e attualmente tutti saremmo in grado di vivere il nostro sogno. L'azione, ecco il minimo comune denominatore di ogni grande successo; l'azione
è ciò che produce risultati. Il sapere è potere potenziale
finché non capita nelle mani di qualcuno che sa agire con efficacia. In fin dei conti, il termine "potere" significa, alla lettera, "facoltà di agire".
Spesso si ritiene che le persone abbiano successo grazie a qualche dote particolare; ma
è un grave errore. Un più attento esame ci rivela che la dote massima di cui dispongono gli individui di successo consiste nella loro
capacità di decidersi all'azione; e si tratta di una "dote" che ciascuno di noi
può sviluppare in se stesso. In fin dei conti, altri possedevano le stesse nozioni di Steve Jobs; altri, e non solo Ted Turner, avrebbero potuto immaginare che la televisione via cavo aveva un enorme potenziale economico. Ma Turner e Jobs sono stati capaci di agire e, facendolo, hanno cambiato il modo con cui molti di noi sperimentano il mondo.
Quel che facciamo nel corso dell'esistenza è determinato dal nostro modo di comunicare. Nel mondo moderno, la
qualità della vita è tutt'uno con la qualità delle comunicazioni. Da quel che pensiamo e diciamo di noi stessi, dal nostro modo di muoverci e di servirci della nostra muscolatura corporea e facciale,
dipenderà fino a che punto saremo in grado di servirci di quel che sappiamo.
Tutti noi produciamo due forme di comunicazione che plasmano le nostre esperienze esistenziali In primo luogo ci dedichiamo a comunicazioni interne, e sono le cose che immaginiamo, diciamo e sentiamo nel nostro intimo. In secondo luogo sperimentiamo comunicazioni esterne: parole,
tonalità, espressioni facciali, portamenti corporei, azioni fisiche che servono a comunicare con il mondo. Ogni comunicazione
è un'azione, una causa che produce effetti. E ha qualche conseguenza per noi e per gli altri.
Comunicazione è potere. Quelli che hanno imparato a servirsene in maniera efficace possono mutare la propria esperienza dei mondo e l'esperienza che il mondo ha di loro. Non
c'è comportamento e sentimento che non abbia le proprie originarie radici in una forma di comunicazione. Le persone che influiscono sui pensieri, i sentimenti e le azioni della maggior parte di noi sono quelle che sanno come servirsi di questo strumento di sapere. Ponete mente agli individui che hanno trasformato il nostro mondo, per esempio. John F. Kennedy, Martin Luther King, Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill, il Mahatma Gandhi. E ponete mente, in termini molto
più sinistri, a Hitler. Tutto ciò che questi uomini avevano in comune era di essere capaci di comunicare ad altri le loro visioni, si trattasse di viaggiare nello spazio o di dar vita a un Terzo Reich traboccante di odio, e di farlo con tale coerenza da riuscire a influenzare il modo di pensare e di agire delle masse. Grazie al loro potere di comunicazione, hanno cambiato il mondo.
A ben vedere, non è questo appunto che differenzia dagli altri uno Spielberg, uno Springsteen, uno lacocca, una Jane Fonda o un Reagan? Forse che costoro non sono padroni dello strumento della comunicazione umana, ovvero dell'influenza esercitata sugli altri? La
capacità che questi uomini e donne hanno di muovere le masse mediante la comunicazione
è lo strumento di cui a nostra volta ci serviamo per muovere noi stessi.
Dal vostro livello di padronanza della comunicazione col mondo esterno
dipenderà il livello del vostro successo con gli altri sul piano personale, emozionale, sociale e finanziario. Cosa
più importante ancora, il livello di successo cui si perviene interiormente - la
felicità, la gioia, l'estasi, l'amore, e quant'altro si desideri -
è il diretto risultato del nostro modo di comunicare con noi stessi. Come ci sentiamo, non deriva da
ciò che ci succede nella vita, bensì dalla nostra interpretazione di quel che accade. Le vite delle persone di successo ci hanno fornito
più e più volte la riprova che la qualità della vita non è
determinata da quel che ci accade, ma piuttosto da come ci atteggiamo nei confronti di
ciò che ci accade. Sei tu che decidi come sentire e agire in base a come hai scelto di percepire la tua esistenza. Nessuna cosa ha un significato diverso da quello che noi le attribuiamo. La stragrande maggioranza della gente agisce come se questo processo di interpretazione fosse automatico, ma
è un potere di cui possiamo riappropriarci, mutando immediatamente la nostra esperienza del mondo.
Questo libro riguarda i tipi di azione decisa, focalizzata e coerente che permettono di ottenere risultati stupefacenti. In effetti, se dovessi riassumere in due parole cosa tratta questo libro, direi: produrre risultati! Pensateci: non
è forse questo ciò che più vi interessa? Può darsi che vogliate cambiare il vostro modo di sentire nei confronti di voi stessi e del mondo. Forse vi piacerebbe essere in grado di comunicare meglio, di creare rapporti
più affettuosi, di imparare più rapidamente, di diventare più sani, di guadagnare
più denaro. Tutto questo, e altro ancora, potrete farlo mediante l'uso efficace delle informazioni contenute in questo libro. Prima
però di essere in grado di produrre nuovi risultati dovete rendervi conto che
già producete risultati, e che può darsi semplicemente che non siano quelli che voi desiderate.
La maggior parte di noi considera i propri stati d'animo e i propri pensieri alla stregua di cose che sfuggono al nostro controllo. Ma la
verità è che si può controllare la propria attività mentale e i propri comportamenti in misura tale che mai prima avete ritenuto possibile. Se siete depressi, vuoi dire che avete creato e prodotto quella manifestazione che definite depressione. E siete in preda all'estasi, anche questa l'avete creata voi.
E' importante tener presente che emozioni come la depressione non vi "accadono": una depressione non la si "prende", la si crea mediante specifiche azioni mentali e fisiche. Per essere depressi, bisogna vedere la propria esistenza in certi modi specifici. Bisogna dirsi certe cose con il tono di voce appropriato, bisogna far proprio un atteggiamento somatico e un modo di respirare specifici. Per esempio, se desiderate essere depressi, un grande aiuto vi
verrà dal camminare curvi e a testa bassa, o dal parlare con un tono di voce triste o dall'immaginare gli scenari peggiori. Se buttiamo all'aria la nostra biochimica mediante una dieta sbagliata, bevendo troppo alcool o drogandoci, aiutiamo l'organismo a raggiungere un basso tenore glicemico,
così garantendoci in pratica la depressione.
Quel che voglio dire è semplicemente che per creare la depressione occorre un certo sforzo, anzi un duro lavoro che richiede azioni specifiche. Ci sono persone che hanno creato tanto spesso questa condizione da riuscire a produrla senza
difficoltà; in effetti, molto spesso hanno collegato questa
modalità di comunicazione interna a ogni genere di eventi esterni. Ci sono individui che ne ricavano vantaggi secondari tali - attenzione da parte degli altri, simpatia, amore e via dicendo - che di questo stile di comunicazione fanno la loro condizione esistenziale naturale. Altri hanno convissuto con la depressione tanto a lungo da sentircisi perfettamente a proprio agio; si sono
cioè identificati con questa condizione. Tuttavia, noi possiamo cambiare le nostre azioni mentali e fisiche e
così facendo mutare immediatamente le nostre emozioni e i nostri comportamenti.
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