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In questo numero parliamo di: dove trovare immagini spettacolari utilizzabili come sfondi del desktop, diff il portale verticale dedicato ai sistemi operativi alternativi, miaeconomia.it il sito ideato da Alan Friedman, 100.000 Gif Animate di alta qualità, la carta elettronica, "Il futuro è tra noi, basta coglierlo" di Roberto Vacca e di altro ancora!
 
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PROMETHEO NEWS #21 - 6 Gennaio 2001

"Prometheo News" è il bollettino inviato periodicamente per tenervi informati sulle iniziative della Prometheo e del nostro portale, Italia.ms. Inoltre potete trovare notizie e consigli per utilizzare al meglio il vostro PC.

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Le Novità
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Sono attivi due nuovi centri di formazione Prometheo: Infoglobal a Corigliano Calabro Scalo in provincia di Cosenza e Michelangelo Informatica a Luogosano in provincia di Avellino (ma facilmente raggiungibile anche da Benevento). Per informazioni dettagliate sulle nuove sedi, il link è questo:
http://www.prometheo.it/sedi/

Vi segnalo anche che ora sono disponibili sul sito i calendari corsi suddivisi per sede, in modo da agevolarne la lettura (le sedi cominciano ad essere tante!). Potete accedere direttamente ai calendari delle singole sedi da qui:
http://www.prometheo.it/sedi/calendari.html

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E' online il Listino Corsi per il 2001: http://www.prometheo.it/corsi/
Abbiamo aggiunto qualche nuovo corso, alcuni sono scomparsi, altri sono stati modificati. Abbiamo anche aggiornato tutti i prospetti informativi. I corsi aggiunti a Listino (in precedenza potevano essere svolti solo all'interno dei corsi Nuove Professioni) sono:
* Web e Database: http://www.prometheo.it/xp_webdb.html
* Esercitazioni Windows e Office: http://www.prometheo.it/xp_esercitazioni.html

Quest'ultimo ha ora una durata di otto ore ed è rivolto a chi pur sapendo usare Windows e l'Office, ha la necessità di consolidare le proprie conoscenze e mettersi alla prova. Molto utile per chi vuole conseguire la Patente Europea del Computer (ECDL) e vuole verificare di essere in grado di superare i test previsti. In pratica è un vero e proprio pre-esame. Nel corso vengono svolti test ed esercizi pratici con esempi concreti su Windows, Internet, Word, Excel, Access e PowerPoint con la continua assistenza del docente. "Esercitazioni" è un modulo di Esperto Automazione d'Ufficio, il corso completo per la preparazione per il conseguimento della Patente Europea, il cui prospetto trovate qui:
http://www.prometheo.it/corsi/office/index.html

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Abbiamo aggiornato anche la scheda riepilogativa con le nuove condizioni di franchising per i nuovi Prometheo Education Center. Se siete interessati ad aprire un PEC nella vostra città potete trovare la scheda qui:
http://www.prometheo.it/franchising/scheda.html

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Siti Interessanti
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Dopo che nel numero di settembre vi avevo indicato dove trovare immagini di Escher utilizzabili come sfondo del desktop, molti di voi mi hanno chiesto dove poter reperire altre immagini interessanti. Eccovele!
Vi segnalo "Caedes" che presenta sei categorie (Computer, Fractal, Abstract, Nature, Space, Etcetera) con immagini spettacolari ad alta definizione. Potete davvero far sbalordire i vostri amici e colleghi. Le categorie vengono continuamente aggiornate con nuove immagini, che sono disponibili nelle principali risoluzioni (640x480, 800x600, 1024x768, 1152x864, 1280x1024). L'indirizzo è:
http://www.caedes.net/

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Per coloro che pensano che Windows non è il massimo che ci possiamo aspettare dall'informatica, segnalo "diff". Nato nel gennaio 1999, diff è un portale verticale dedicato ai sistemi operativi alternativi. Pubblica notizie ed articoli utili su Linux, Amiga, BeOs, BSD, Unix. Lo trovate qui:
http://www.diff.org/
Noi lo teniamo d'occhio e già alcuni articoli di diff sono apparsi nella nostra quotidiana Rassegna Web.

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Giornalista economico conosciuto per le sue trasmissioni televisive, Alan Friedman è l'ideatore di "miaeconomia", il sito che si definisce "la finanza facile per tutti". Ricco di informazioni, ben fatto e con una buona navigabilità, il sito è diviso in otto sezioni: Borsa e mercati, Fondi Comuni, Casa, Banca e Mutui, Lavoro e Pensioni, Assicurazioni, Soldi e Famiglia, Fisco Facile. L'indirizzo è:
http://www.miaeconomia.it/

In particolare vi segnalo l'articolo in cui Friedman rilancia il grido d'allarme sulla mancanza di personale preparato per i sempre più numerosi posti di lavoro creati dalle nuove tecnologie:
http://www.miaeconomia.it/soldi_tasca/index.asp?id=21075
Cito dall'articolo: "l'Italia rischia di trovarsi a corto di manodopera per i lavori del futuro. Anzi, come dicono i curatori della ricerca, di ‘mentedopera', perché i lavori di cui si parla sono molto specializzati e richiedono personale ben formato. In cima alla lista, ovviamente, i lavori legati a Internet e alla new-economy."

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Le Gif Animate possono essere considerate una piccola forma d'arte. Ci sono alcune gif che sorprendono per la loro originalità e bellezza. Questa volta vi segnalo un sito in cui le gif non sono gratuite, è necessario pagare circa 40$ per potere accedere alla libreria (e poter quindi inserire le immagini nei propri siti) ma la qualità delle gif è notevole. Animation Factory mette a disposizione più di 100.000 animazioni e ogni mese i suoi artisti ne creano migliaia di nuove. Se volete dare un'occhiata agli esempi disponibili l'indirizzo è:
http://www.animfactory.net/

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Le Segnalazioni di Lucio Costa
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In quanti modi si può scrivere "ti amo"?
I lettori romantici, e i golosi di noti baci di cioccolata, avranno certamente pronta la risposta: "I love you, je t'aime, ecc.". Spiacente di deluderli, ma vorrei trattare l'argomento in una prospettiva più prosaica, assumendo per "scrittura" nulla più che la modifica materiale di un supporto fisico. Precisamente, esaminerò alcune scritture cancellabili, parenti, cioè, delle familiari carta e matita.

Nelle civiltà più antiche, compresa quella greca, erano in uso tavolette di argilla, facilmente solcabili con uno stilo e altrettanto facilmente ripristinabili al loro stato precedente, per essere riutilizzate. La conseguenza paradossale è che a tramandarci le iscrizioni arcaiche sono stati, per lo più, eventi distruttivi quali gli incendi: cuocendo le tavolette, infatti, essi hanno permesso ai loro solchi di conservarsi. Più avanti, entrarono in uso i "palinsensti". Ebbene si! Il vocabolo non è un neologismo Mediaset ma un lascito greco che, alla lettera, significa "grattato di nuovo". Nel linguaggio dei filologi denota le pergamene che, al fine di essere riutilizzate (erano materiali rari e costosi), venivano sottoposte a "esarazione", cioè a cancellatura mediante un raschietto. Talvolta, i solchi delle lettere eliminate sono rimasti tanto bene impressi da permettere di rileggere i testi cancellati. Alcuni di essi si sono rivelati autentici tesori! Saltiamo a piè pari gli inchiostri "simpatici" (non so se le nostre biro siano d'accordo nel chiamarli così) ed esaminiamo il meccanismo degli schermi a cristalli liquidi (LCD=Liquid Crystal Display): Tutti sanno che costituiscono la "benzina ecologica" dell'informatica, poiché non emettono radiazione inquinante e dannosa per l'utente. Meno noto è il loro meccanismo, assai ingegnoso: mediante stimoli elettromagnetici, le strutture cristalline vengono polarizzate in modo che il loro orientamento spaziale produca un opportuno gioco di luci e ombre. Chi lo guarda vi scorge i familiari caratteri alfabetici!

Gli LCD offrono un buon punto di partenza per comprendere il funzionamento della "carta elettronica" ("electronic-paper"), tecnologia ancora sperimentale ma che molti ritengono andrà presto a sostituire carta comune, schermi e monitors, risultando, oltretutto, economica, pratica, non inquinante e senza impatto ambientale, poiché non richiede i disboscamenti necessari alla produzione cartacea. Un foglio di carta elettronica è un sottilissimo foglio flessibile di materiale plastico (Gyricon) il cui interno ospita un opportuno ambiente gommoso nel quale sono situate tantissime microparticelle bicromatiche (per esempio bianche e nere) libere di spostarsi e ruotare in risposta a sollecitazioni elettriche provenienti dalle superfici del Gyricon stesso. Come negli LCD le lettere emergono quali effetti di chiaroscuro prodotti dall'orientamento dei cristalli, così in un foglio elettronico esse emergono dai contrasti di colore creati dalla disposizione delle particelle bicromatiche indotta elettromagneticamente. Tali particelle costituiscono, dunque, un "inchiostro elettronico" ("electronic-ink") incorporato nei fogli stessi. Un insieme di fogli di carta elettronica rilegati costituirà il libro del prossimo futuro, un libro davvero speciale le cui pagine saranno in grado di visualizzare ogni scritto! Bene, passando dagli inks ai... links (siti in inglese):

http://www.eink.com
http://www.lucent.com
http://www.xerox.com


Oops... ancora qualche rigo. La tecnologia informatica, spesso esaltata senza troppo discernimento, è altrettanto frequentemente demonizzata in analisi futurologiche dal sapore apocalittico. E' stato detto che la massiccia diffusione dei telefonini mobili avrebbe fatto presto dimenticare la scrittura e che monitors e ipertesti hanno reso la morte del libro terribilmente vicina. Tuttavia, la tendenza a scambiarsi brevi messaggi di testo ha fatto presto inneggiare a una nuova familiarità con l'antica arte letteraria e, ora, ci viene prospettato che il futuro conoscerà sempre meno schermi (per altro, fisiologicamente inadatti alla lettura di testi lunghi) e sempre più libri, sebbene fatti di una carta... molto speciale. Conclusione? Guardarsi dal difendere il "progresso" per partito preso ma non dimenticare cautela e misura prima di emettere diagnosi epocali. Poiché, in fondo, questa rubrica ha avuto quale protagonista il libro (l'oggetto sorprendente che Borges ebbe a definire "un'estensione della memoria") mi siano concessi un paio di links cartacei:

* Walter J. Ong, Oralità e scrittura. Le tecnologie della comunicazione, Bologna, Il Mulino, 1986 (un classico sul modo in cui le tecnologie della comunicazione influenzano la comunicazione stessa, la cultura e la società che la producono);

* Massimo Baldini, Storia della comunicazione, Roma, Newton Compton, 1995 (una più rapida guida, a sole 1.000 lire).

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Angolo della Lettura
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Uscito a fine dicembre sul quotidiano Il Mattino "Il futuro è tra noi, basta coglierlo" è un articolo di Roberto Vacca, scrittore e realizzatore di numerosi programmi TV di divulgazione scientifica e tecnologica.
Dobbiamo subire il futuro o dobbiamo esserne attivi costruttori? Leggete l'articolo e usatelo come punto di partenza per le vostre riflessioni. Mi è sembrato un buon modo per cominciare il nuovo anno.
Vi auguro una Buona Lettura e vi segnalo, al volo, la home page di Roberto Vacca: www.robertovacca.com

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Questo è tutto. Alla prossima e ... Buon Anno a tutti!

Massimo Di Bello
Amministratore Unico
Prometheo Srl
mailto:mdibello@prometheo.it

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Appendice A: Articolo di Roberto Vacca tratto dal quotidiano "Il Mattino" del 31/12/2000
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Il futuro è tra noi, basta coglierlo

Dieci anni fa un sondaggio autorevole indicò che un terzo degli inglesi e degli americani credono che sia il sole a girare attorno alla terra e un altro terzo pensa che la terra giri attorno al sole ogni 24 ore. La regolarità del moto della terra attorno al sole ci riguarda poco. Infatti sono pochi quelli che si occupano ancora di agricoltura e dalle intemperie siamo ben difesi.
Eppure sono questi scatti di anno, secolo, millennio che ci fanno riflettere sull'avvenire. Invece dovremmo pensarci più spesso, ma non siamo tanto bravi a farlo. Ce ne accorgiamo bene, se ci guardiamo attorno: "Videbis, filii mihi, quam parva sapientia regatur mundus" (Vedrai, figlio mio, con quanta piccola sapienza sia governato il mondo) come disse al figlio lo statista svedese Axel Gustavsson Oxenstierna poco prima del Congresso di Muenster. A parte le battutacce su chi fa non sa e chi sa non fa, in buona misura non sappiamo prevedere né progettare l'avvenire perché siamo troppo modesti. Non ci proviamo. Ci spaventiamo della difficoltà e della responsabilità. Sbagliato.
Credo fosse Sherlock Holmes a dire "quello che un uomo ha inventato, un altro uomo può scoprire". E' vero: se un essere umano ci si mette, in condizioni favorevoli, riesce a scoprire anche cose che non ha inventato nessuno e che funzionano da millenni, da ere. Eppure esitiamo. Consideriamo la nostra ignoranza e la nostra inesperienza e temiamo di rischiare. Abbiamo ragione di temerlo - fin quando non ci impegniamo a capire di più ad addestrarci in compiti stimolanti.
Ma non siamo soli a imparare lentamente e magari a rifiutare anche gli strumenti nuovi. Anche molte persone influenti ed ascoltate peccano in questo modo. Tempo fa un italiano che ha avuto incarichi importanti dichiarò candidamente: "Non userò mai un computer. Preferisco la mia stilografica col pennino d'oro".
Allora siamo forzati a temere (essendone quasi sicuri) che la gente si adatterà lentamente e in modi goffi e superficiali a vivere i cambiamenti inventati da pochi: la scienza, le tecniche, l'informatica, le comunicazioni, e il così detto E-tutto (E-mail, E-commerce, E-marketing, telelavoro, etc.) Per merito di strumenti e di sistemi nuovi, efficacissimi, staremo un po' meglio - in attesa che alcuni sprovveduti distruggano con entusiasmo le case, le strade, le macchine e l'ambiente (magari con ottime intenzioni di aumentare la sicurezza oltre ogni limite).
Intanto continueremo a soffrire per i residui di burocrazia, formalismo e pensiero antico che altri (e qualche volta anche noi stessi) continuano a conservare scioccamente. Sentiremo offerte continue di prendere sul serio conflitti insussistenti - fra razze, nazioni, corporazioni, sciocche scuole di pensiero, religioni. Soffriremo le conseguenze di miopi avidità (di denaro, di potere, di primato) coltivate da persone che non hanno mai sentito nominare la teoria della cooperazione (è una teoria matematica con basi razionali robuste - e non ha nemmeno bisogno dell'ipotesi dell'amor fraterno).
Se non ci piace questa prospettiva, dovremmo scegliere l'alternativa ovvia che predico da anni: "Se impari almeno una cosa nuova ogni giorno, ti cambia la vita. Se lo facciamo tutti, cambiamo il mondo".
E allora, non ci limitiamo a usare un computer personale per scrivere lettere. Impariamo a sfruttarne almeno la metà del potenziale: impariamo a ordinare, calcolare, programmare, disegnare. Impariamo a cercare su Internet le infinite cose che ci si trovano di economia, politica, storia, letteratura, arte, fisica, chimica, tecnologia, logica. Cerchiamo di capire quanto è grande e interessante il mondo e quante cose intricate e stimolanti altri hanno capito su di esso. Arriviamo a intravedere quali cose nessuno abbia ancora capito e, forse, arriveremo a capirne qualcuna nuova per primi. Certo: pensiamo anche ai soldi, ma non solo a quelli che ci riguardano direttamente. Possedere oggetti è utile, ma possederne troppi è una seccatura continua. (Epitteto, il filosofo schiavo, scrisse: "Lo schiavo che porta in spalla il pane per la squadra che va al lavoro, non riuscirà a mangiarne molto più degli altri"). Dunque pensiamo ai soldi come a un oggetto interessante di analisi, studio, ragionamento - non come chiavi per aprirci paradisi in proprietà esclusiva.
Mettiamo in discussione gli argomenti, le certezze e i fatti che ci vengono presentati: molto spesso sono insussistenti. Rifiutiamo di stare a sentire discorsi fatti mille volte e asteniamoci anche noi dal ripeterli.
Soprattutto immaginiamo cose nuove. Non è solo divertente: è anche il modo in cui possiamo far decollare un business nuovo, in cui possiamo diventare più interessanti per gli altri (alla fine anche sessualmente, perché no?), in cui possiamo far stare bene persone vicine e lontane, in cui possiamo farci nuove amicizie. Per provarci abbiamo bisogno solo di slancio e di energia, non di permessi, di benedizioni, di titoli di studio. Questi ultimi non guastano, se dati da scuole avanzate e di alta qualità (chi si occupa di fondarne molte creando posti di lavoro ad alto livello?). Non ascoltiamo i donabbondieschi "il coraggio, chi non ce l'ha, non se lo può dare". Non è vero. Se sei abbastanza scontento e contrariato dagli esempi bestiali di egoismo, ignoranza e incapacità previsionale (che non mancano attorno a te) dovrebbe bastarti la motivazione a non perdere tempo, a non danneggiarti fisicamente (mangiando troppo, fumando, non esercitando muscoli e polmoni), a studiare economia, fisica, matematica, lingue e anche ragioneria e amministrazione (se no: ne saprai tanta, ma troverai chi ti frega con i numeri).
Queste parole somigliano un po' alle Prediche Inutili di Luigi Einaudi (il miglior Presidente che abbia avuto l'Italia). Sono altrettanto amare - e meno equanimi. Se tu che mi leggi, le consideri inutili, aspettiamoci di avere in avvenire cose simili a quelle passate. Se pensiamo che sia fattibile cambiare noi stessi per cambiare il mondo, mettiamoci sotto.

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