"Prometheo
News" è il bollettino inviato periodicamente per tenervi
informati sulle iniziative della Prometheo e del nostro
portale, Italia.ms. Inoltre potete trovare notizie e consigli
per utilizzare al meglio il vostro PC.
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Le Novità
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Sono attivi due nuovi centri di formazione Prometheo:
Infoglobal a Corigliano Calabro Scalo in provincia di Cosenza
e Michelangelo Informatica a Luogosano in provincia di
Avellino (ma facilmente raggiungibile anche da Benevento). Per
informazioni dettagliate sulle nuove sedi, il link è questo:
http://www.prometheo.it/sedi/
Vi segnalo anche che ora sono disponibili sul sito i calendari
corsi suddivisi per sede, in modo da agevolarne la lettura (le
sedi cominciano ad essere tante!). Potete accedere
direttamente ai calendari delle singole sedi da qui:
http://www.prometheo.it/sedi/calendari.html
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E' online il Listino Corsi per il 2001: http://www.prometheo.it/corsi/
Abbiamo aggiunto qualche nuovo corso, alcuni sono scomparsi,
altri sono stati modificati. Abbiamo anche aggiornato tutti i
prospetti informativi. I corsi aggiunti a Listino (in
precedenza potevano essere svolti solo all'interno dei corsi
Nuove Professioni) sono:
* Web e Database: http://www.prometheo.it/xp_webdb.html
* Esercitazioni Windows e Office: http://www.prometheo.it/xp_esercitazioni.html
Quest'ultimo ha ora una durata di otto ore ed è rivolto a chi
pur sapendo usare Windows e l'Office, ha la necessità di
consolidare le proprie conoscenze e mettersi alla prova. Molto
utile per chi vuole conseguire la Patente Europea del Computer
(ECDL) e vuole verificare di essere in grado di superare i
test previsti. In pratica è un vero e proprio pre-esame. Nel
corso vengono svolti test ed esercizi pratici con esempi
concreti su Windows, Internet, Word, Excel, Access e
PowerPoint con la continua assistenza del docente.
"Esercitazioni" è un modulo di Esperto Automazione
d'Ufficio, il corso completo per la preparazione per il
conseguimento della Patente Europea, il cui prospetto trovate
qui:
http://www.prometheo.it/corsi/office/index.html
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Abbiamo aggiornato anche la scheda riepilogativa con le nuove
condizioni di franchising per i nuovi Prometheo Education
Center. Se siete interessati ad aprire un PEC nella vostra
città potete trovare la scheda qui:
http://www.prometheo.it/franchising/scheda.html
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Siti Interessanti
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Dopo che nel numero di settembre vi avevo indicato dove
trovare immagini di Escher utilizzabili come sfondo del
desktop, molti di voi mi hanno chiesto dove poter reperire
altre immagini interessanti. Eccovele!
Vi segnalo "Caedes" che presenta sei categorie
(Computer, Fractal, Abstract, Nature, Space, Etcetera) con
immagini spettacolari ad alta definizione. Potete davvero far
sbalordire i vostri amici e colleghi. Le categorie vengono
continuamente aggiornate con nuove immagini, che sono
disponibili nelle principali risoluzioni (640x480, 800x600,
1024x768, 1152x864, 1280x1024). L'indirizzo è:
http://www.caedes.net/
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Per coloro che pensano che Windows non è il massimo che ci
possiamo aspettare dall'informatica, segnalo "diff".
Nato nel gennaio 1999, diff è un portale verticale dedicato
ai sistemi operativi alternativi. Pubblica notizie ed articoli
utili su Linux, Amiga, BeOs, BSD, Unix. Lo trovate qui:
http://www.diff.org/
Noi lo teniamo d'occhio e già alcuni articoli di diff sono
apparsi nella nostra quotidiana Rassegna Web.
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Giornalista economico conosciuto per le sue trasmissioni
televisive, Alan Friedman è l'ideatore di
"miaeconomia", il sito che si definisce "la
finanza facile per tutti". Ricco di informazioni, ben
fatto e con una buona navigabilità, il sito è diviso in otto
sezioni: Borsa e mercati, Fondi Comuni, Casa, Banca e Mutui,
Lavoro e Pensioni, Assicurazioni, Soldi e Famiglia, Fisco
Facile. L'indirizzo è:
http://www.miaeconomia.it/
In particolare vi segnalo l'articolo in cui Friedman rilancia
il grido d'allarme sulla mancanza di personale preparato per i
sempre più numerosi posti di lavoro creati dalle nuove
tecnologie:
http://www.miaeconomia.it/soldi_tasca/index.asp?id=21075
Cito dall'articolo: "l'Italia rischia di trovarsi a corto
di manodopera per i lavori del futuro. Anzi, come dicono i
curatori della ricerca, di ‘mentedopera', perché i lavori
di cui si parla sono molto specializzati e richiedono
personale ben formato. In cima alla lista, ovviamente, i
lavori legati a Internet e alla new-economy."
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Le Gif Animate possono essere considerate una piccola forma
d'arte. Ci sono alcune gif che sorprendono per la loro
originalità e bellezza. Questa volta vi segnalo un sito in
cui le gif non sono gratuite, è necessario pagare circa 40$
per potere accedere alla libreria (e poter quindi inserire le
immagini nei propri siti) ma la qualità delle gif è
notevole. Animation Factory mette a disposizione più di
100.000 animazioni e ogni mese i suoi artisti ne creano
migliaia di nuove. Se volete dare un'occhiata agli esempi
disponibili l'indirizzo è:
http://www.animfactory.net/
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Le Segnalazioni di Lucio Costa
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In quanti modi si può scrivere "ti amo"?
I lettori romantici, e i golosi di noti baci di cioccolata,
avranno certamente pronta la risposta: "I love you, je
t'aime, ecc.". Spiacente di deluderli, ma vorrei trattare
l'argomento in una prospettiva più prosaica, assumendo per
"scrittura" nulla più che la modifica materiale di
un supporto fisico. Precisamente, esaminerò alcune scritture
cancellabili, parenti, cioè, delle familiari carta e matita.
Nelle civiltà più antiche, compresa quella greca, erano in
uso tavolette di argilla, facilmente solcabili con uno stilo e
altrettanto facilmente ripristinabili al loro stato
precedente, per essere riutilizzate. La conseguenza
paradossale è che a tramandarci le iscrizioni arcaiche sono
stati, per lo più, eventi distruttivi quali gli incendi:
cuocendo le tavolette, infatti, essi hanno permesso ai loro
solchi di conservarsi. Più avanti, entrarono in uso i
"palinsensti". Ebbene si! Il vocabolo non è un
neologismo Mediaset ma un lascito greco che, alla lettera,
significa "grattato di nuovo". Nel linguaggio dei
filologi denota le pergamene che, al fine di essere
riutilizzate (erano materiali rari e costosi), venivano
sottoposte a "esarazione", cioè a cancellatura
mediante un raschietto. Talvolta, i solchi delle lettere
eliminate sono rimasti tanto bene impressi da permettere di
rileggere i testi cancellati. Alcuni di essi si sono rivelati
autentici tesori! Saltiamo a piè pari gli inchiostri
"simpatici" (non so se le nostre biro siano
d'accordo nel chiamarli così) ed esaminiamo il meccanismo
degli schermi a cristalli liquidi (LCD=Liquid Crystal
Display): Tutti sanno che costituiscono la "benzina
ecologica" dell'informatica, poiché non emettono
radiazione inquinante e dannosa per l'utente. Meno noto è il
loro meccanismo, assai ingegnoso: mediante stimoli
elettromagnetici, le strutture cristalline vengono polarizzate
in modo che il loro orientamento spaziale produca un opportuno
gioco di luci e ombre. Chi lo guarda vi scorge i familiari
caratteri alfabetici!
Gli LCD offrono un buon punto di partenza per comprendere il
funzionamento della "carta elettronica"
("electronic-paper"), tecnologia ancora sperimentale
ma che molti ritengono andrà presto a sostituire carta
comune, schermi e monitors, risultando, oltretutto, economica,
pratica, non inquinante e senza impatto ambientale, poiché
non richiede i disboscamenti necessari alla produzione
cartacea. Un foglio di carta elettronica è un sottilissimo
foglio flessibile di materiale plastico (Gyricon) il cui
interno ospita un opportuno ambiente gommoso nel quale sono
situate tantissime microparticelle bicromatiche (per esempio
bianche e nere) libere di spostarsi e ruotare in risposta a
sollecitazioni elettriche provenienti dalle superfici del
Gyricon stesso. Come negli LCD le lettere emergono quali
effetti di chiaroscuro prodotti dall'orientamento dei
cristalli, così in un foglio elettronico esse emergono dai
contrasti di colore creati dalla disposizione delle particelle
bicromatiche indotta elettromagneticamente. Tali particelle
costituiscono, dunque, un "inchiostro elettronico"
("electronic-ink") incorporato nei fogli stessi. Un
insieme di fogli di carta elettronica rilegati costituirà il
libro del prossimo futuro, un libro davvero speciale le cui
pagine saranno in grado di visualizzare ogni scritto! Bene,
passando dagli inks ai... links (siti in inglese):
http://www.eink.com
http://www.lucent.com
http://www.xerox.com
Oops... ancora qualche rigo. La tecnologia informatica, spesso
esaltata senza troppo discernimento, è altrettanto
frequentemente demonizzata in analisi futurologiche dal sapore
apocalittico. E' stato detto che la massiccia diffusione dei
telefonini mobili avrebbe fatto presto dimenticare la
scrittura e che monitors e ipertesti hanno reso la morte del
libro terribilmente vicina. Tuttavia, la tendenza a scambiarsi
brevi messaggi di testo ha fatto presto inneggiare a una nuova
familiarità con l'antica arte letteraria e, ora, ci viene
prospettato che il futuro conoscerà sempre meno schermi (per
altro, fisiologicamente inadatti alla lettura di testi lunghi)
e sempre più libri, sebbene fatti di una carta... molto
speciale. Conclusione? Guardarsi dal difendere il
"progresso" per partito preso ma non dimenticare
cautela e misura prima di emettere diagnosi epocali. Poiché,
in fondo, questa rubrica ha avuto quale protagonista il libro
(l'oggetto sorprendente che Borges ebbe a definire
"un'estensione della memoria") mi siano concessi un
paio di links cartacei:
* Walter J. Ong, Oralità e scrittura. Le tecnologie della
comunicazione, Bologna, Il Mulino, 1986 (un classico sul modo
in cui le tecnologie della comunicazione influenzano la
comunicazione stessa, la cultura e la società che la
producono);
* Massimo Baldini, Storia della comunicazione, Roma, Newton
Compton, 1995 (una più rapida guida, a sole 1.000 lire).
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Angolo della Lettura
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Uscito a fine dicembre sul quotidiano Il Mattino "Il
futuro è tra noi, basta coglierlo" è un articolo di
Roberto Vacca, scrittore e realizzatore di numerosi programmi
TV di divulgazione scientifica e tecnologica.
Dobbiamo subire il futuro o dobbiamo esserne attivi
costruttori? Leggete l'articolo e usatelo come punto di
partenza per le vostre riflessioni. Mi è sembrato un buon
modo per cominciare il nuovo anno.
Vi auguro una Buona Lettura e vi segnalo, al volo, la home
page di Roberto Vacca: www.robertovacca.com
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Questo è tutto. Alla prossima e ... Buon Anno a tutti!
Massimo Di Bello
Amministratore Unico
Prometheo Srl
mailto:mdibello@prometheo.it
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Appendice A: Articolo di Roberto Vacca tratto dal
quotidiano "Il Mattino" del 31/12/2000
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Il futuro è tra noi, basta coglierlo
Dieci anni fa un sondaggio autorevole indicò che un terzo
degli inglesi e degli americani credono che sia il sole a
girare attorno alla terra e un altro terzo pensa che la terra
giri attorno al sole ogni 24 ore. La regolarità del moto
della terra attorno al sole ci riguarda poco. Infatti sono
pochi quelli che si occupano ancora di agricoltura e dalle
intemperie siamo ben difesi.
Eppure sono questi scatti di anno, secolo, millennio che ci
fanno riflettere sull'avvenire. Invece dovremmo pensarci più
spesso, ma non siamo tanto bravi a farlo. Ce ne accorgiamo
bene, se ci guardiamo attorno: "Videbis, filii mihi, quam
parva sapientia regatur mundus" (Vedrai, figlio mio, con
quanta piccola sapienza sia governato il mondo) come disse al
figlio lo statista svedese Axel Gustavsson Oxenstierna poco
prima del Congresso di Muenster. A parte le battutacce su chi
fa non sa e chi sa non fa, in buona misura non sappiamo
prevedere né progettare l'avvenire perché siamo troppo
modesti. Non ci proviamo. Ci spaventiamo della difficoltà e
della responsabilità. Sbagliato.
Credo fosse Sherlock Holmes a dire "quello che un uomo ha
inventato, un altro uomo può scoprire". E' vero: se un
essere umano ci si mette, in condizioni favorevoli, riesce a
scoprire anche cose che non ha inventato nessuno e che
funzionano da millenni, da ere. Eppure esitiamo. Consideriamo
la nostra ignoranza e la nostra inesperienza e temiamo di
rischiare. Abbiamo ragione di temerlo - fin quando non ci
impegniamo a capire di più ad addestrarci in compiti
stimolanti.
Ma non siamo soli a imparare lentamente e magari a rifiutare
anche gli strumenti nuovi. Anche molte persone influenti ed
ascoltate peccano in questo modo. Tempo fa un italiano che ha
avuto incarichi importanti dichiarò candidamente: "Non
userò mai un computer. Preferisco la mia stilografica col
pennino d'oro".
Allora siamo forzati a temere (essendone quasi sicuri) che la
gente si adatterà lentamente e in modi goffi e superficiali a
vivere i cambiamenti inventati da pochi: la scienza, le
tecniche, l'informatica, le comunicazioni, e il così detto
E-tutto (E-mail, E-commerce, E-marketing, telelavoro, etc.)
Per merito di strumenti e di sistemi nuovi, efficacissimi,
staremo un po' meglio - in attesa che alcuni sprovveduti
distruggano con entusiasmo le case, le strade, le macchine e
l'ambiente (magari con ottime intenzioni di aumentare la
sicurezza oltre ogni limite).
Intanto continueremo a soffrire per i residui di burocrazia,
formalismo e pensiero antico che altri (e qualche volta anche
noi stessi) continuano a conservare scioccamente. Sentiremo
offerte continue di prendere sul serio conflitti insussistenti
- fra razze, nazioni, corporazioni, sciocche scuole di
pensiero, religioni. Soffriremo le conseguenze di miopi
avidità (di denaro, di potere, di primato) coltivate da
persone che non hanno mai sentito nominare la teoria della
cooperazione (è una teoria matematica con basi razionali
robuste - e non ha nemmeno bisogno dell'ipotesi dell'amor
fraterno).
Se non ci piace questa prospettiva, dovremmo scegliere
l'alternativa ovvia che predico da anni: "Se impari
almeno una cosa nuova ogni giorno, ti cambia la vita. Se lo
facciamo tutti, cambiamo il mondo".
E allora, non ci limitiamo a usare un computer personale per
scrivere lettere. Impariamo a sfruttarne almeno la metà del
potenziale: impariamo a ordinare, calcolare, programmare,
disegnare. Impariamo a cercare su Internet le infinite cose
che ci si trovano di economia, politica, storia, letteratura,
arte, fisica, chimica, tecnologia, logica. Cerchiamo di capire
quanto è grande e interessante il mondo e quante cose
intricate e stimolanti altri hanno capito su di esso.
Arriviamo a intravedere quali cose nessuno abbia ancora capito
e, forse, arriveremo a capirne qualcuna nuova per primi.
Certo: pensiamo anche ai soldi, ma non solo a quelli che ci
riguardano direttamente. Possedere oggetti è utile, ma
possederne troppi è una seccatura continua. (Epitteto, il
filosofo schiavo, scrisse: "Lo schiavo che porta in
spalla il pane per la squadra che va al lavoro, non riuscirà
a mangiarne molto più degli altri"). Dunque pensiamo ai
soldi come a un oggetto interessante di analisi, studio,
ragionamento - non come chiavi per aprirci paradisi in
proprietà esclusiva.
Mettiamo in discussione gli argomenti, le certezze e i fatti
che ci vengono presentati: molto spesso sono insussistenti.
Rifiutiamo di stare a sentire discorsi fatti mille volte e
asteniamoci anche noi dal ripeterli.
Soprattutto immaginiamo cose nuove. Non è solo divertente: è
anche il modo in cui possiamo far decollare un business nuovo,
in cui possiamo diventare più interessanti per gli altri
(alla fine anche sessualmente, perché no?), in cui possiamo
far stare bene persone vicine e lontane, in cui possiamo farci
nuove amicizie. Per provarci abbiamo bisogno solo di slancio e
di energia, non di permessi, di benedizioni, di titoli di
studio. Questi ultimi non guastano, se dati da scuole avanzate
e di alta qualità (chi si occupa di fondarne molte creando
posti di lavoro ad alto livello?). Non ascoltiamo i
donabbondieschi "il coraggio, chi non ce l'ha, non se lo
può dare". Non è vero. Se sei abbastanza scontento e
contrariato dagli esempi bestiali di egoismo, ignoranza e
incapacità previsionale (che non mancano attorno a te)
dovrebbe bastarti la motivazione a non perdere tempo, a non
danneggiarti fisicamente (mangiando troppo, fumando, non
esercitando muscoli e polmoni), a studiare economia, fisica,
matematica, lingue e anche ragioneria e amministrazione (se
no: ne saprai tanta, ma troverai chi ti frega con i numeri).
Queste parole somigliano un po' alle Prediche Inutili di Luigi
Einaudi (il miglior Presidente che abbia avuto l'Italia). Sono
altrettanto amare - e meno equanimi. Se tu che mi leggi, le
consideri inutili, aspettiamoci di avere in avvenire cose
simili a quelle passate. Se pensiamo che sia fattibile
cambiare noi stessi per cambiare il mondo, mettiamoci sotto.
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