PROMETHEO
NEWS #17 - 27 Maggio 2000 |
"Prometheo
News" è il bollettino inviato periodicamente per tenervi
informati sulle iniziative della Prometheo e del nostro
portale, Italia.ms. Inoltre potete trovare notizie e consigli
per utilizzare al meglio il vostro PC.
Questo numero è stato inviato a 4.159 abbonati. Passaparola!
Aiutaci a crescere! Se trovi interessante questa newsletter,
invita i tuoi amici, conoscenti, colleghi, parenti vicini e
lontani, ad abbonarsi gratuitamente semplicemente inviando una
email a mailto:xnews@prometheo.it
con oggetto "Richiesta Newsletter". Grazie in
anticipo per il tuo sostegno!
=============================================
Le Novità
=============================================
Abbiamo dato il via al progetto di franchising "Italia.ms
Point". Il nostro portale Italia.ms, oggi ancora in fase
sperimentale, si basa sull'innovativa idea di portale
distribuito. L'obiettivo è di creare un network nazionale che
unisca una tecnologia ed un design centralizzati con la
diretta conoscenza del mercato locale, per poter offrire un
portale facile da usare, efficiente, ricco di informazioni
utili e sempre aggiornato.
I centri Italia.ms avranno la possibilità di rivendere i
servizi pubblicitari offerti dal portale e di promuovere i
propri servizi di realizzazione di siti web, con la
possibilità di utilizzare il software proprietario Merlino,
che tra l'altro permette di automatizzare il processo di
creazione della "Guida alle Aziende", che
costituisce uno dei punti di forza del portale.
Il primo gruppo di selezioni si chiuderanno entro il 10
luglio. L'attività vera e propria inizierà dal 1° settembre
con il lancio dei nuovi Point.
Se sei un WebMaster e vuoi creare il portale della tua città,
puoi trovare ulteriori, dettagliate informazioni qui:
http://www.italia.ms/franchising
Oppure ci puoi scrivere a questo indirizzo:
mailto:contatti@italia.ms
--------------------------------------------
Anche quest'anno organizziamo il Corso Estivo Intensivo di
WebMaster. Il corso inizierà Il 7 giugno e termina il 26
luglio. Si terrà presso la nostra sede di Fuorigrotta a
Napoli, tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00. Il programma
del corso è consultabile qui:
http://www.prometheo.it/np_webmaster.htm
per informazioni sul corso potete contattarci via email a mailto:info@prometheo.it
o telefonarci al Numero Verde 800.41.68.98
--------------------------------------------
Ora anche Italia.ms, come tutti i portali che si rispettino,
ha un sistema di posta elettronica gratuito. Il sistema è
accessibile su http://www.italia.ms
e permette a chiunque di avere una casella del tipo:
mionome@posta.italia.ms
Dato che ci siamo appoggiati su un server americano, alcuni
testi di istruzione sono (per ora) in inglese, ma il sistema
risulta comunque di facile utilizzo ed efficace. Per creare la
vostra casella potete andare direttamente qui:
http://mail.italia.ms/email/scripts/useragreement.pl
=============================================
Siti Interessanti
=============================================
Vi segnalo Trend-online, il nuovo sito su finanza,
investimenti e new economy. Oltre a notizie aggiornate, potete
trovare indicazioni operative, link finanziari, grafici e dati
sulla borsa americana. L'indirizzo è:
http://www.trend-online.com/
Ecco come la redazione si presenta:
<<Trend-online nasce dalla volontà di essere
protagonisti attivi della nuova economia, protagonisti nel
pensiero e nelle azioni che quotidianamente saranno anch'esse
espressione della straordinaria era di comunicazione globale
che stiamo già vivendo. Vi chiediamo e vi chiederemo di
seguirci in questa avventura, per essere attori del nuovo
millennio e per partecipare con noi alle migliaia di occasioni
che, giorno per giorno, consentiranno di non rimanere ai
margini di questo nuovo mondo.
Trend-online.com è una proposta frutto di diverse esperienze
editoriali e professionali, in rete come nella terraferma.
Più che da una redazione, Trend-online.com è supportato da
una affiatata equipe di redattori, grafici, webmaster,
analisti, opinionisti. Tutti insieme per provarci. Cercheremo
di informare, senza essere conformisti, con l'obiettivo
quotidiano di offrire un prodotto di qualità attraverso
diversi percorsi, che serviranno a introdursi, a capire e a
sapere dei nuovi scenari finanziari, economici e di costume
che il terzo millennio ci presenterà.>>
Il sito ospita anche una serie di articoli dedicati al Web
Marketing. In particolare vi segnalo l'articolo "Principi
fondamentali del Web Marketing", che potete trovare qui:
http://www.trend-online.com/izbira.php3?
p=cu&art=cu2000052301.txt&st_p=1
di cui ve ne riporto un brano:
<<La tecnica del "give for free" può
diventare un vero e proprio modello strategico, prendendo il
nome di "market share" (quota di mercato).
Un'azienda, infatti, può decidere di "regalare" un
proprio prodotto (con l'obiettivo di farne il prodotto più
usato dal mercato), per imporre poi sul mercato altri suoi
prodotti collegati al prodotto regalato. È una strategia
commerciale oggi molto diffusa nel settore informatico. Il
compito essenziale del Marketing sta nel time-to-market, cioè
il tempo di reazione dell'azienda ai segnali provenienti dal
mercato. Più l'azienda riesce ad accorciare questo spazio
temporale (e quindi maggiore è la sua reattività al
mercato), maggiore è la sua capacità di imporre la propria
offerta a danno delle aziende concorrenti. Una delle
caratteristiche più importanti di Internet è la sua
capacità di "comprimere" i tempi necessari per lo
scambio di informazioni anche molto sofisticate (i file, per
esempio). In alcuni casi (si pensi alle chat line), la
comunicazione può avvenire anche in tempo reale. Su Internet,
quindi, le informazioni "devono" viaggiare ad alta
velocità, perché in questo modo si offre un servizio
migliore al cliente.>>
--------------------------------------------
L'amica Francesca mi ha segnalato un interessante sito
sull'archeologia, uno dei pochi siti italiani dedicati a
questo settore di studi:
http://www.storia.unina.it/archeo/
Il suo nome è "Il sito. Osservatorio archeologico
online" e ha l'obiettivo di fornire una rassegna delle
indagini archeologiche nell'Italia Meridionale. Tra i suoi
servizi, troviamo un calendario degli eventi, mostre, convegni
a carattere archeologico ed un forum di discussione
sull'archeologia e sulle nuove tecnologie applicate
all'archeologia.
--------------------------------------------
Le immagini presenti sulle pagine web di solito possono essere
di due formati diversi (cioè hanno due tipi di codifica e
compressione dei dati diversi): Jpeg (di solito utilizzato per
le foto) e le Gif (normalmente utilizzato per disegni, loghi,
ecc.).
Le Gif hanno una caratteristica interessante che ha
contribuito a rendere Internet più attraente: possono essere
"animate". In pratica possono essere costituite da
più fotogrammi che visti in sequenza danno l'impressione
dell'animazione. Ad esempio i "banner" (le immagini
pubblicitarie ormai presenti un po' dappertutto) sono di
solito delle Gif animate.
Le Gif animate possono quindi costituire un buon modo per
rendere una pagina più vivace, anche se non bisogna esagerare
sia per non appesantirla troppo (in termini di tempo di
caricamento) sia per non avere l'effetto controproducente di
un impatto visivo caotico e fastidioso.
Ci sono molti siti che mettono a disposizione Gif liberamente
utilizzabili, tra questi si distingue il recente
GIFanimate.it, che si proclama essere "il primo sito
italiano dedicato in modo esclusivo alla grafica per il
Web". L'indirizzo è:
http://gifanimate.html.it/index.asp
Sono presenti migliaia di gif animate, suddivise in più di 60
categorie tra cui Angeli, Economia, Insetti (!), Sport,
Telefoni, giusto per citarne qualcuno.
E' prevista anche la comoda funzione di invio di una gif ad un
specifico indirizzo email. Ad esempio se volete far saper al
vostro partner che effetto ha su di voi, gli potreste inviare
la gif animata Amore73.gif, che trovate qui:
http://www.gifanimate.it/ga_ita/pubblica/gif.cfm?key=
&tiposearch=ricercato&pagine=11&ordinamento=default
&vista=0&dinstat=tutti&cat=1&impaginazione=impaginazione
&finale=20&pagscelta=11&iniziale=11 [link non
più funzionante]
E' anche possibile
iscriversi alla loro mailing list, per ricevere giornalmente
un messaggio con una GIF animata in allegato. Per iscrivervi
potete andare qui:
http://www.html.it/mailing/gif.htm
--------------------------------------------
L'estate è ormai alle porte. E ci sono gli agognati weekend
al mare. Ma come non rimanere imbottigliati nel traffico?
La nota rivista Quattroruote offre un utilissimo servizio
online, che permette di essere aggiornati sulla situazione
delle autostrade e delle principali tangenziali, con
l'indicazione dei possibili rallentamenti e, addirittura, di
poter verificare con i propri occhi la situazione del traffico
grazie alle immagini provenienti dalle telecamere posizionate
in punti strategici. Le telecamere attualmente in funzione
sono 12 (e coprono: Milano, Bergamo e Pavia). Il tutto a
questo indirizzo:
http://infotrafic.quattroruote.it/
Se le vostre mete sono più lontane e più esotiche, allora
potete affidarvi al servizio Viaggiaresicuri, realizzato
dall'ACI, con informazioni sui principali paesi di tutto il
mondo. Potete trovare notizie sulla situazione sanitaria,
sulla sicurezza, sul clima ed altro ancora, compreso i
riferimenti all'ambasciata italiana presente nel paese.
L'indirizzo è:
http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/ |
=============================================
Le Segnalazioni di Lucio Costa: Ancora nuvole sul
desktop? I meteorologi dicono di no...
=============================================
Vi è stato un tempo (che pare lontanissimo) in cui la
pubblicità incuteva pudore e registri celebrati dirigevano
nell'anonimato i loro spot. Gli slogan di allora suonano,
ormai, ingenui, eppure qualcuno si è radicato nel nostro
costume. Chi non ha mai desiderato di "mettere un tigre
nel motore"? Comunque i tempi cambiano... e anche gli
animali. A giudicare quello che sta accadendo nel mondo
informatico, sono certo che anche in molti di voi l'aggressivo
felino, oggetto di tante pagine di Borges, abbia lasciato il
posto a un pinguino placido e satollo di nome Tux. Se siete
tra quelli che desiderano mettere un pinguino nel vostro PC ma
credete che Linux faccia rannuvolare il vostro desktop (ops!
ma era proprio una battuta necessaria?!) cliccate qui sotto
http://www.workspot.com/
e provate on-line il robusto sistema Unix-like che ha il
pregio di essere free. Una moda effimera? Non lasciatevi
ingannare: dietro il simpatico volto della sua mascotte si
cela un'architettura che, da decenni, segna lo standard nel
campo del multitasking e della multiutenza, uno standard che
persino le decantate finestre del 2000 sembrano, francamente,
lontane dal raggiungere.
Sappiate, inoltre, che in molte città italiane vi è un LUG
(Linux User Group) pronto ad assistervi e lieto di annoverarvi
tra i suoi soci. La lista completa è qui:
http://www.marche.linux.it/
Per gli amici di Napoli, l'indirizzo diretto è
http://napoli.linux.it/
Sembrano persone simpatiche, ma, se avete finalmente imparato
a diffidare di quel che dico, venite a iscrivervi:
giudicherete voi.
Rimanendo in tema di sistemi operativi, merita attenzione BeOS
5 (Personal Edition), tanto più che si installa su una
partizione Windows e può essere lanciato come una normale
applicazione: lo troverete sul CD allegato all'ultimo numero
di "Linux & C" (anno 2, numero 6), oppure
all'indirizzo
http://www.be.com/
In Italia ha già un User Group:
http://utenti.tripod.it/f451/be.html
(il sistema potete scaricarlo anche da qui).
Infine: non dimenticate che anche sotto Windows c'è chi
scrive ottimo software free. Uno di essi è Michael Pham del
quale ho già parlato (è l'autore di Html Gate). Ora il suo
sito ha un look completamente nuovo e anche un nuovo
indirizzo:
http://mps.uoe.org/ [link non funzionante]
E' troppo suggerirvi di annoverarlo tra i vostri Preferiti?
=============================================
Winners Corner by Pietro Aterno
=============================================
E' importante per stabilire una corretta relazione
interpersonale stabilire il triangolo
A - R - C
Vi chiederete che cosa indichino queste iniziali!
Ebbene la A sta per affinità, per piacevolezza, per simpatia,
per 'filling', del rapporto al primo impatto. Bisogna entrare
in sintonia con l'altra persona: è importante farlo per poter
instaurare subito un vicendevole e piacevole scambio di
regole, ovvero dialogare.
La lettera R indica la Realtà in cui bisogna vivere o
instaurare il rapporto: l'ambiente circostante, il rispetto di
se stessi e dell'altro sono codici che devono essere trattati
nell'ambito della realtà che ci circonda.
La lettera C sta per Comprensione: è tutto più facile quando
esiste la Comprensione ad esempio in una coppia, quando esiste
comprensione tra genitori e figli, quando esiste comprensione
tra colleghi. La lettera C nei trattati moderni significa
anche Comunicazione.
Il triangolo che non è resistente in tutti i suoi vertici
deve essere rivisitato: quando si nota una certa assenza di
dialogo, bisogna ripercorrere il triangolo e interpretare la C
di comunicazione, parlando, instaurando un colloquio: quanti
rapporti tra amici o tra colleghi o tra soci si interrompono
solo perché non si parla, non si telefona all'altro, non ci
si incontra da vicino!
In questa era di Internet, di tecnologia, di spedizioni di
immagini e di voci tramite filo o satelliti, bisogna aumentare
questo tipo di comunicazione fra di Noi: l'Uomo ha bisogno di
comunicare e di parlare alla persona con cui ha piacere e
volontà di comunicare: non stancatevi mai, non abbiate mai
timore di parlare con gli altri! Investiamo in questo!
Ciao e ... alla prossima!
=============================================
Angolo della Lettura
=============================================
Negli anni venti ci fu una grave epidemia di encefalite
letargica. La maggior parte dei pochi sopravvissuti, chi prima
chi dopo, fu in seguito colpita dal cosiddetto parkinsonismo
postencefalitico, e rimasero "congelati" in un stato
di quasi completo torpore per più di quarant'anni, fin
quando, grazie ad un nuovo farmaco, la L-dopa (dagli effetti
collaterali imprevedibili), vennero risvegliati.
Nel suo libro "Risvegli", Oliver Sacks ci racconta i
casi clinici e le reazioni di questi pazienti, la loro
quotidiana lotta per adattarsi e per sopravvivere e, anche se
a volte si perde un po' in considerazioni troppo filosofiche,
ci propone uno spaccato umano molto toccante e ci aiuta a
capire meglio il funzionamento della mente umana.
Il brano che vi propongo è tratto dall'appendice di una delle
successive edizioni, in cui l'Autore ricorda la trasposizione
cinematografica del suo libro, nel ben noto film interpretato
da Robert De Niro e Robin Williams.
Buona Lettura!
=============================================
Questo è tutto. Alla prossima. Auguro a tutti Buon Lavoro.
Massimo Di Bello
Amministratore Unico
Prometheo Srl
mailto:mdibello@prometheo.it |
=============================================
Appendice A: Brano tratto da "Risvegli" di
Oliver Sacks
=============================================
La struttura [del film] era molto diversa da quella del libro,
giacché si concentrava su un singolo paziente (Leonard L.).
L'ambiente - un intero reparto di pazienti postencefalitici, e
l'ospedale nel quale essi si trovavano - era rappresentato in
modo realistico; ciascuno di questi pazienti viveva il
proprio, personale "risveglio". Il copione si
imperniava sullo stretto legame fra Leonard L. e il suo medico
(che aveva una certa parentela, ma solo una parentela, con
me!), e questo legame diventava più stretto via via che il
film procedeva, e che il medico stesso cambiava, passando da
un atteggiamento al principio un po' accademico e introverso a
un profondo coinvolgimento umano. Accadevano molte cose
inaspettate, c'erano scene delicate e altre violente, e non
mancava, un bel finale drammatico che mi commosse non appena
lo lessi, anche se era completamente inventato. Sulle prime
rimasi incerto, perché esso per certi versi proponeva una
ricostruzione fedelissima degli avvenimenti, e poi introduceva
un intreccio, anzi diversi intrecci, completamente nuovi.
Compresi però che tutto questo era necessario, e molte delle
invenzioni drammatiche mi piacquero - con alcune riserve sulla
creazione di un reparto per violenti (un reparto simile non
era mai esistito al Mount Carmel) e sulla tendenza a dipingere
l'istituzione, e gli altri medici, come privi di creatività e
repressivi. Fedele, in modo chiaro e positivo, era la realtà
emotiva dei ritratti, la descrizione della vita interiore dei
personaggi. Ma soprattutto apprezzai, e ne fui stimolato a
seguire l'opera più da vicino, il disegno dei ritratti
neurologici richiesti dal copione, la descrizione di una grave
malattia, molteplice e strana, e del modo in cui i pazienti le
resistevano e le tenevano testa - e, naturalmente, i loro
"risvegli" e ciò che ne seguì.
Per quanto profondamente coinvolto, come consulente, nella
lavorazione del film, dovetti rinunciare che esso fosse, in
qualche modo, il "mio" film: non era mio il copione
e non lo era il film, che sarebbe stato, in gran parte, fuori
dal mio controllo. Riconoscerlo a me stesso non fu facile; ma
ne ebbi anche un sollievo. Avrei potuto consigliare e
suggerire, per assicurare precisione storica e scientifica;
avrei fatto del mio meglio per dare al film un autentico
inizio, in modo che *potesse* cominciare, in modo che
produttori e attori potessero fare il loro lavoro.
Nell'ottobre successivo, incontrai la regista del film, Penny
Marshall; venne anch'essa al Mount Carmel, e passammo giornate
intere passeggiando intorno all'Orto Botanico vicino alla
clinica, parlando dei pazienti e del film. Nel giugno del 1989
seppi che Robert De Niro avrebbe interpretato il paziente; il
mese successivo, seppi che Robin Williams avrebbe
interpretato... me, o per lo meno il personaggio del dottore,
basato in parte su di me.
Bob, Robin, Penny e Steve erano tutti ansiosi di incontrare il
maggior numero di pazienti, di capire l'atmosfera del Mount
Carmel - e di capirla in modo giusto. Per ore e giorni interi
visitammo i diversi ospedali dove lavoro, parlando con
pazienti parkinsoniani e con i pochi postencefalitici
sopravvissuti. Tutti gli attori che avrebbero impersonato
pazienti postencefalitici avevano dovuto studiare attentamente
il documentario di Risvegli, che divenne la principale fonte
di immagini del film. C'erano inoltre chilometri di pellicola
super-8 e di nastri registrati che avevo filmato e inciso io
stesso nel 1969 e nel 1970. Infine, c'erano i film d'archivio
girati all'epoca della grande epidemia.
Nell'ambiente cinematografico, è leggendaria la passione con
la quale Robert De Niro si impegna a capire ciò che dovrà
descrivere, di studiarne i più minuti e microscopici
particolari: adesso l'avrei vista all'opera. Prima di allora,
non avevo mai assistito (e meno che mai partecipato) alla
ricerca che un attore fa sul personaggio, e che culmina (come
mi spiegò una volta Tom Conti) nella trasformazione
dell'attore che diventa il personaggio, conoscendolo
dall'interno, con il proprio corpo.
Allo Highlands Hospital di Londra sopravvivevano nove pazienti
postencefalitici, che vi erano stati ricoverati ancora
adolescenti, e stavano là da quasi sessant'anni: Bob ritenne
importante incontrarli, e così nell'agosto del 1989 andammo
insieme a vederli. Egli passò molte ore parlando con loro e
filmandoli (lo fa sempre, di girare film di ricerca che poi
studia a lungo). Per la prima volta lo vedevo a contatto dei
pazienti: rimasi profondamente colpito dalla sua capacità di
osservazione e di identificazione. Si accostava a loro non con
l'atteggiamento del medico che deve praticare una terapia, né
con quello dello scienziato interessato a studiarne la
fisiologia, ma come un essere umano che ne avvicina un altro;
e anche come artista e come attore, deciso a farne un ritratto
accurato, deciso a *diventare* un ritratto accurato. I
pazienti lo compresero bene, e furono affascinati e commossi
da una forma di attenzione che non gli era mai stata rivolta
prima e che essi, curiosamente, assimilavano ai migliori studi
scientifici. "Quello ti osserva davvero, ti guarda
dentro" mi disse un paziente il giorno dopo.
"Nessuno lo ha mai fatto così, dai tempi del vecchio
Purdon Martin. *Lui* cercava di capire quel che ti succedeva,
e De Niro è un po' come lui, anche lui sta cercando di
capire".
Tornati a New York, vi trovai Robin Williams, e il primo
incontro non fu facile, per nessuno dei due: dopo aver visto
con quanta meticolosità Bob osservava e studiava i pazienti
dello Highlands Hospital, temevo di essere scandagliato con la
stessa minuziosa attenzione. Ma Robin voleva soprattutto
vedermi in azione, nel mio ruolo di esploratore e di medico, e
vedere anche il tipo di pazienti con i quali avevo lavorato e
vissuto in Risvegli. Così, con Penny, andammo al Little
Sisters of the Poor, dove c'erano due pazienti
postencefalitici che avevo seguito per quindici anni. Qui,
come con Bob, rimasi affascinato nel vedere come Robin
sembrasse sentirsi immediatamente a proprio agio in una
situazione che per lui era completamente nuova; come fosse
aperto e disinvolto con i pazienti; e come la sua spontaneità
li mettesse a proprio agio. Egli è molto diverso da Bob, sia
come uomo, sia come attore: socievole ed estroverso quanto
l'altro è riflessivo e sensibile; ciò nonostante condividono
la stessa intensa capacità, e anche lo stesso garbo, di
concentrare l'attenzione su un oggetto; e la passione, la
meticolosità dell'osservazione.
Ne ebbi conferma qualche giorno dopo, quando Robin, Bob e
Penny vennero con me al Bronx State Hospital. Avevamo
trascorso qualche minuto in un reparto geriatrico molto
agitato, con diversi pazienti vocianti in modo scomposto,
anche sei tutti assieme. Più tardi, mentre ci allontanavamo
in macchina, Robin esplose improvvisamente in un'incredibile
replica: imitava la voce e lo stile di ognuno, alla
perfezione. Non riuscivo a crederci: sembrava che avesse
assorbito dentro di sé tutto ciò che accadeva, tutte le
diverse voci e le conversazioni sovrapposte, che le avesse
serbate nella mente ricordandole tutte, e che ora le
riproducesse, quasi che ne fosse posseduto.
Per questa sua capacità istantanea di apprendimento e di
riproduzione, il termine "imitazione" è troppo
debole (erano imitazioni allegre, che rivelavano sensibilità
e creatività). Arrivai a pensare che essa costituisse il
primo passo nel suo studio della parte, quello che gli forniva
una immagine corporea, sensoriale e motoria, che poteva poi
esplorare e analizzare dentro di sé e infine approfondirla,
personalizzarla, farla propria.
[...]
La ricerca non si fermò alla fase preliminare della
lavorazione, ma continuò durante i mesi delle riprese,
nell'autunno e nell'inverno del 1989. Si rivelò prezioso
l'apporto di Ed W., un paziente uomo fra i quaranta e i
cinquant'anni (l'eta' di Bob) che aveva subito una forma di
parkinsonismo giovanile, con spettacolari reazioni alla
L-dopa. Grazie a questa conoscenza diretta, Ed poteva
descrivere - e, cosa ancora più importante, *dimostrare* con
la sua stessa persona - molti dei fenomeni che Bob e gli altri
attori - pazienti avrebbero dovuto riprodurre: egli poteva
mostrare e descrivere che cosa si prova a rimanere
"congelati" su una sedia o a letto, per ore,
incapaci di alzarsi; come ci si sente quando la L-dopa ti
"tira su"; che cosa si prova ad avere, a volte, una
"personalità chimica" che non è la propria. Bob
trascorse moltissimo tempo con Ed, a volte passando con lui
intere giornate durante il fine settimana, nel suo
appartamento o in viaggio, comprendendo sempre più a fondo
come sia in realtà la malattia, la mutata condizione
neurologica, l'esistenza di tali malati.
Oltre a Bob, altri quindici attori impersonavano, nel film,
pazienti postencefalitici, e dovetti mostrar loro come sono e
quali effetti provocano il parkinsonismo e gli altri sintomi.
Si trattava di lezioni affascinanti, stranamente simili, in un
certo senso, alle lezioni che tenevo ai miei studenti di
medicina, e tuttavia anche completamente diverse, come è
ovvio. Infatti, gli studenti di medicina dovevano acquisire
una conoscenza medica e fisiologica, un quadro generale del
parkinsonismo, considerato dall'esterno. Invece agli attori
occorreva un quadro del parkinsonismo visto dall'interno,
così chiaro e concreto, così preciso dal punto di vista
motorio, da renderli capaci di apparire, e in un certo senso
di *diventare*, parkinsoniani.
Mostrai loro come sedevano i pazienti parkinsoniani, immobili,
con il volto inespressivo, senza alcun lampo negli occhi; la
testa forse rovesciata all'indietro, o girata da un lato; la
bocca spesso aperta, a lasciar colare un filo di saliva dalle
labbra (questo particolare ci sembrò troppo difficile, forse
anche troppo sgradevole per gli spettatori, e perciò non vi
insistemmo). Mostrai loro le comuni posture distoniche delle
mani e dei piedi; mostrai loro tremori e tic. (Scoprii, ed era
un fatto interessante, che gli attori si dividevano
naturalmente in quelli che "tremavano" e in quelli
che "sobbalzavano", quelli che trovavano più facile
tremare e quelli che trovavano più facile sobbalzare e
mostrarsi in preda ai tic. Non potei fare a meno di chiedermi
se non ci fosse una predisposizione fisiologica, dietro questa
differenza di capacità mimetiche).
Mostrai agli attori come i pazienti parkinsoniani stavano in
piedi, o si sforzavano di farlo, come camminavano, spesso
curvi, a volte accelerando o in preda alla festinazione; come
potevano bloccarsi, congelarsi, senza più essere in grado di
proseguire. Mostrai loro diversi tipi di voci e rumori
parkinsoniani; la calligrafia parkinsoniana; *ogni aspetto*
del parkinsonismo. Li consigliai di immaginarsi confinati in
piccoli spazi, o invischiati nella colla ("E' come stare
in una tinozza di burro d'arachide", spiegava Ed con
un'immagine certo pittoresca).
Ci esercitammo nella cinesia paradossa, l'improvviso
sciogliersi del parkinsonismo in normalità; ci esercitammo
nella liberazione dal parkinsonismo mediante la musica, o
mediante risposte spontanee, come quella di acchiappare una
palla (agli attori piaceva fare questo esercizio con Robin, il
quale, ne eravamo convinti, sarebbe diventato un grande
lanciatore, se non si fosse dato alla recitazione). Ci
esercitammo nella catatonia, e nell'imitazione dei
postencefalitici quando giocano a carte: quattro pazienti
completamente bloccati, con le carte strette fra le mani,
finché qualcuno (ad esempio un'infermiera) fa la prima mossa,
questa innesca all'improvviso una straordinaria raffica di
movimenti, e il gioco, dapprima paralizzato, procede e termina
in pochi secondi. (Avevo visto e fermato questa scena su una
pellicola super-8 nel 1969; adesso stava per diventare una
scena del film).
A volte stratagemmi particolari consentono agli attori di
simulare sintomi parkinsoniani che, altrimenti, essi non
sarebbero stati in grado di imitare. Ho già descritto come
Miriam H. fosse capace di parlare ad una velocità di 500
parole al minuto, *senza falsare o saltare una singola
sillaba*, cosa che di solito nessuna persona
"normale" può fare. Ma Jackie Samuels (che
nell'adattamento teatrale impersonava Miriam) scoprì di
essere in grado di farlo se pensava alle parole di Miriam come
a una *musica*: frasi musicali, arie d'opera, ripetizioni da
concepire (sebbene in realtà non fossero cantate) in termini
musicali, come una serie di impulsi musicali, anziché come
una serie di parole o di frasi (può darsi che i banditori
d'asta usino uno stratagemma simile).
Questi esercizi singolari, quasi di impronta Zen - stare
immobili, vuotarsi, accelerarsi, magari per ore di seguito -
erano per gli attori tanto affascinanti quanto spaventosi:
cominciavano a provare sulla propria persona, e con tremenda
chiarezza, che impressione potesse fare trovarsi davvero
bloccati in questo modo.
[...]
La settimana davvero grandiosa e (dal punto di vista
neurologico) culminante venne in gennaio, quando Bob
interpretò due tipi di crisi postencefalitica, una crisi
oculogira e una crisi respiratoria. Si era preparato con
estrema cura, leggendo e rileggendo le descrizioni contenute
nel mio libro, tornando e ritornando su spezzoni di pellicola
e di nastro, chiedendomi infinite volte come fossero queste
crisi. Ma quando le rifece, e si calò in esse, fu con tale
forza, con tale convinzione, che sembrò andare ben oltre la
rappresentazione; respirava affannosamente, si irrigidiva, con
gli occhi stravolti all'insù, diventava così pallido da far
temere che avrebbe perso i sensi. E ancora una volta - tutti
noi che lo guardavamo eravamo atterriti e come stregati - ci
sembrò che non stesse più recitando, ma che fosse *davvero*
in preda a una crisi tremenda. "E' davvero nel pieno di
una crisi oculogira", pensavo, e mi chiedevo in quale
stato di alterazione si trovasse il suo sistema nervoso; avrei
voluto quasi, sul serio, fargli un elettroencefalogramma in
quel momento, e mi chiedevo se non sarebbe risultato (come è
di solito nelle crisi reali) vistosamente rallentato, o magari
convulsivamente anomalo. Le sue crisi respiratorie, poi, mi
commuovevano e mi davano in po' di nostalgia. Non ne vedevo
una da vent'anni, dai giorni tempestosi e travagliati del
1969, cosicché rivederne una era come ritrovare un amico
perso di vista da tempo. E' così reale, così reale, che mi
fece *pensare* alle crisi respiratorie, cosa che non mi
accadeva più da vent'anni (da quando avevo pubblicato un
breve articolo sul "Lancet"). Tornai a guardare i
miei nastri, a rileggere i classici lavori di Turner e
Critchley, quindi scrissi una nota per la presente edizione
del libro (nota 2 di "Risvegli"). A questo punto, il
processo si era invertito: non ero più io che insegnavo la
neurologia agli attori, ma erano loro che cominciavano a
insegnarla a me, o per lo meno la facevano *vedere*, mi
facevano vedere il sistema nervoso, in una luce insolita e
nuova.
=============================================
Se non volete più ricevere questa newsletter, inviate un
email a mailto:xnews@prometheo.it,
possibilmente segnalando il motivo, ed indicando come
"Oggetto": No Newsletter
Prometheo News è Copyright 2000 - Prometheo Srl
I numeri arretrati li potete trovare a questo indirizzo:
http://www.prometheo.it/newsletter
Se avete suggerimenti o commenti inviateceli a mailto:redazione@prometheo.it
Per avere informazioni sui nostri corsi, scrivete a mailto:info@prometheo.it |
|
|
|
|