MP3, la rivoluzione musicale in Rete
di Michele Mancaniello
E' ormai ufficiale: nel giro di qualche anno, dopo aver aggiornato la nostra
discografia passando dal "mitico" vinile al più comodo CD, vivremo un nuovo
stravolgimento nella modalità di fruizione della musica; il futuro sembra, infatti,
riposto nell'MP3, il nuovo formato digitale, di qualità superiore a quella dei CD e
capace di comprimere file audio fino a dimensioni di gran lunga inferiori al formato WAV.
Per acquistare musica "domani", non avremmo, quindi, più bisogno di recarci in
un negozio (che peccato, non voglio neanche pensare a quale fine farà il maestoso Virgin
MegaStore di Parigi!!!): basterà collegarsi in rete e prelevare, direttamente e con tempi
di download brevissimi, il brano o i brani dei nostri autori preferiti, che potremmo poi
ascoltare dal nostro Pc con del software dedicato o magari portare in giro utilizzando un
lettore portatile, dotato di memoria interna che ci eviterà, così, l'ingombro di nastri
o CD.
A dire il vero quanto ho appena descritto, è già realtà: sono migliaia i siti che
offrono audio MP3 ed in commercio già troviamo i nuovi lettori, che a breve
soppianteranno i fortunatissimi Walkman.
Il processo di diffusione del nuovo standard è però, come del resto era facile
prevedere, sensibilmente rallentato dalla ferma opposizione posta dall'industria
discografica, che con l'MP3 vede togliersi un mercato ed un giro di affari astronomico;
con MP3 chiunque, infatti, può diffondere in rete, liberamente, musica (già prodotta o
inedita) senza tener conto di case discografiche, editori, autori, distributori, etc.etc.
Per evitare il tracollo, i discografici stanno approntando (se ne occupa un'apposita
commissione negli States, l'SDMI) un formato compresso che, comunque, consentirà di
scaricare musica da Internet, facilmente e ad una alta qualità, ma che nello stesso tempo
garantirà un adeguato livello di sicurezza tutelando l'industria, da episodi di
pirateria, e gli autori dal mancato riconoscimento dei diritti sui propri brani.
Personalmente, in qualità di musicista, trovo eccezionale la possibilità offerta dalla
Rete con MP3, di far veicolare liberamente e gratuitamente la musica, e per quel che mi
riguarda estenderei tale possibilità a qualsiasi forma d'arte: l'arte è prima di tutto
comunicazione, emozione trasmessa da cuore a cuore...perché mai qualcuno deve specularci
sopra?
Pensate poi a chi da anni lavora ad un proprio progetto, che giudicato però poco
interessante o commerciabile dalle major, non avrai mai possibilità di esser ascoltato e
distribuito...
Finalmente, la rivoluzione è in atto!!!